MATILDE SERAO, LA GIORNALISTA DELLA DIVINA ARTE DELLA SCRITTURA
Letteratura

MATILDE SERAO, LA GIORNALISTA DELLA DIVINA ARTE DELLA SCRITTURA

Il 25 luglio 1925 si spegneva a Napoli una grande scrittrice e giornalista, Matilde Serao. Prima donna italiana ad aver fondato un quotidiano, Il Corriere di Roma, è stata candidata nel 1920, per ben sei volte al Premio Nobel per la Letteratura.

Scrittrice amante della sua Napoli, nata da padre napoletano e madre greca, Matilde Serao trascorre un’adolescenza spensierata, trasferendosi a Napoli nel 1861, quando il padre giornalista inizia a lavorare per Il Pungolo. A 26 anni lascia Napoli in cerca di fortuna: collabora con la rivista Capitan Fracassa per ben cinque anni, e sotto lo pseudonimo di Ciquita scrive di tutto, dalla cronaca rosa alla critica letteraria. Nel 1883 esce il suo libro più famoso, Fantasia, che il futuro marito, Edoardo Scarfoglio, giudica con molta severità, definendolo “una minestra di avanzi”. Gli anni del matrimonio non sono sempre sereni ma il 1892 è l’anno negativo che prepara il terreno per la separazione: l’amante del marito si presenta davanti casa dei due, sparandosi davanti l’uscio. La donna lascia all’amante una figlia, nata dalla loro unione, che Matilde prende con sé ma dopo un paio d’anni, i due si lasciano. Dopo la morte di Scarfoglio, la Serao sposa Giuseppe Natale, non interrompendo mai la sua attività. Muore nel 1927 colpita da un infarto mentre scrive. Fra i suoi romanzi ricordiamo: Il ventre di Napoli, Il paese della cuccagna, Tre donne e Le Marie. Scrive anche numerosi racconti e saggi.