EMERGENZA COVID -19 – EMERGENZA ECONOMICA
Le immagini di ieri di Napoli, ma anche le manifestazioni in altre città, compresa Eboli, devono indurci ad una riflessione.
In primo luogo bisogna condannare senza se e senza ma chi trasforma le nostre Città in luoghi di guerriglia urbana e di devastazione.
La gente perbene, il Popolo, anche quando è arrabbiato e spaventato non distrugge mai la città in cui vive e lavora, non aggredisce mai le forze dell’ordine, non commette reati, non blocca strade ed autostrade.
Allo stesso tempo, nell’assoluta attenzione volta ad assicurare il rispetto delle prescrizioni impartite a livello nazionale, regionale e comunale per arginare l’emergenza Covid-19, non dobbiamo mai dimenticare quella maggioranza silenziosa che soffre per davvero le restrizioni e ha il problema di mettere il “piatto a tavola”, o chi quando protesta lo fa in modo pacifico e nel rispetto delle regole (come gli operatori mercatali hanno fatto oggi).
Con questi ultimi, stamattina, abbiamo avuto un proficuo confronto, in cui abbiamo spiegato le ragioni dell’ordinanza di sospensione emessa ieri e abbiamo concordato la stesura di un protocollo condiviso che consenta la riapertura in sicurezza dei mercati.
Per tutti i soggetti colpiti da questa nuova emergenza socio-economica – che si aggiunge a quella sanitaria e la complica – occorre trovare le risorse necessarie ed assicurarne la celere erogazione, evitando i disastri burocratici visti durante i mesi di lockdown.
In tal senso, stiamo già lavorando ad individuare risorse da impiegare per dare il nostro contributo a livello locale, anche attraverso il Piano Sociale di Zona.
Non possiamo chiedere ai cittadini di scegliere tra il morire di covid e il morire di fame.
La speranza deve tornare a vincere sulla paura.
Dobbiamo ricostruire un clima di unità, solo così ne verremo fuori.