Salerno – Due le graduatorie sotto la lente di ingrandimento della Regione Campania: i PIG, progetto integrato giovani, bando aperto nel 2017 e chiuso 2018 con una dotazione finanziaria di 140 milioni di euro. L’altra misura attualmente in impasse è la 4.1.1. per la quale, invece, la dotazione finanziaria messa a bando è di 64 milioni di euro. Sono in corso verifiche di una commissione che ha rilevato errori per progetti “PIG” quantificabili in circa 7 milioni di euro,
pari a 33 pratiche.
Per le due misure vi è un overbooking complessivo (domande ammissibili non finanziate) di oltre 2000 domande. Occorrono altri 500 milioni. Non sarà facile soddisfare tutte le richieste.
“Tuttavia è necessario, prioritariamente, attuare gli indirizzi disposti dal Consiglio Regionale, attraverso le commissioni Agricoltura e Bilancio, quindi scorrere la graduatoria PIG,
utilizzando sia le risorse per le annualità 2021 e 2022 che quelle risultanti dalla revoche dei benefici a seguito dei controlli effettuati.
Unico modo per tutelare il ricambio generazionale ed evitare che la perdita del requisito dei partecipanti a tale misura produca per questi un danno irreparabile” – questa la posizione netta del consigliere regionale Franco Picarone – “chi ha sbagliato paghi ma si premi chi invece ha lavorato con qualità e trasparenza. Per la 411 una quota di risorse può essere individuata, come si è fatto in passato, con economie e risparmi su misure non spese e con il trascinamento sul nuovo programma”. Lo stesso Presidente De Luca ha sempre indicato di indirizzare i fondi necessari per riuscire a coprire quante più domande possibile. “Qualche giorno fa siamo stati
in visita con l’assessore Caputo in alcune importanti aziende nella Piana del Sele e nel Cilento, punti di riferimento anche fuori dai confini nazionali, con tecnologie all’avanguardia e prodotti di grande qualità. Sono il simbolo di un mondo che con sacrificio, impegno e determinazione continua a credere nella Regione Campania, producendo reddito e occupazione. A queste realtà bisogna dare delle risposte e darle subito – ha chiosato Picarone – evitando di scorrere giusto
qualche posizione e lasciando fuori dal finanziamento di tali misure, magari, solo l’agricoltura della piana del Sele”.