Si è tenuto venerdì in videoconferenza il decimo incontro organizzato dal gruppo CeRVEnE nell’ambito del Progetto “Agenda 2030 per una prevenzione sostenibile” a cui ha preso parte l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno.
Questa progettualità investe anche l’Ordine dei Veterinari e degli Agronomi della nostra Provincia attorno al concetto di One Health, cioè di salute intesa come il benessere non solo dell’uomo ma anche dell’ambiente e degli animali, nella consapevolezza che la modifica anche di una sola di queste tre variabili inevitabilmente influenzerà le altre.
«Nell’incontro di venerdì la tematica era incentrata sul goal 11 dell’Agenda 2030 ovvero “Città e Comunità sostenibili”, abbiamo quindi deciso di portare un concetto nuovo e di essere rappresentati in questo dalla Collega Mariagrazia Marisei a cui vanno i miei più vivi ringraziamenti per la partecipazione e per averci permesso di iniziare a familiarizzare con una nuova figura, fortemente voluta dall’Anci, che è quella dell’Health City Manager. Sono certo che questa figura nei prossimi anni avrà un ruolo sempre più fondante nelle nostre comunità.
Sarà, infatti, di vitale importanza elaborare soluzioni innovative ed inclusive in risposta alle istanze di salute e benessere espresse dai cittadini e come Ordine di Salerno siamo fieri di aver avuto la possibilità di poter iniziare a parlare di queste tematiche e dell’enorme potenziale che essere racchiudono», così il Presidente dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri Giovanni D’Angelo, a margine dell’incontro.
A fare eco al Presidente D’Angelo la Dott.ssa Titti D’Ambrosio Consigliere dell’Ordine e Responsabile dello Sportello Giovani «Il concetto di One Health nei prossimi anni diventerà sempre più centrale nella nostra professione. Le esigenze di salute stanno cambiando e con esse, necessariamente, dovranno cambiare anche le risposte che saremo in grado di poter dare ai nostri concittadini/pazienti. Figure come quella dell’ Health City Manager potrebbero essere centrali nelle future risposte che, ad esempio, la medicina territoriale potrebbe dare nell’epoca post-Covid, soprattutto alla luce dei nuovi fondi del PNRR e della riforma territoriale che vede nelle AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) un fulcro importante in un’ottica di restyling del territorio.
Lo scopo a cui dovremmo tendere dovrà essere sempre più quello di unire risorse e competenze per promuovere e tutelare le esigenze di salute pubblica e collettiva delle nostre città.
Con questo non mi resta che associarmi ai ringraziamenti del Presidente alla Dott.ssa Marisei e spero che questi incontri, come sempre, siano opportunità per creare nuove collaborazioni e trampolino di lancio per nuove progettualità».