Si tratta dei servizi specialistici di assistenza dedicati agli anziani e alle persone in situazione di fragilità sociale. La gara, affidata alla centrale unica di committenza, si basa sul criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa che, dunque, privilegia la qualità dei servizi offerti rispetto al prezzo più basso. I servizi saranno affidati per 9 mesi.
L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è un servizio a carattere socio-sanitario che prevede interventi domiciliari in favore di soggetti aventi necessità di un’assistenza sociosanitaria continuativa o per periodi limitati, che consenta alla persona parzialmente, temporaneamente o totalmente non autosufficiente di rimanere il più possibile nel proprio ambiente di vita, facilitando l’inserimento nella comunità locale o garantendone la prosecuzione. Il servizio assicura, in relazione ai bisogni dell’utente, prestazioni mediche infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali in forma integrata, secondo piani individuali programmati (PAI), definiti dalla commissione U.V.I., con la partecipazione della famiglia. Obiettivo primario è garantire il più possibile l’autonomia dell’individuo all’interno del contesto familiare.
L’Assistenza Domiciliare socio-assistenziale (SAD) è un servizio rivolto ad anziani con limitata autonomia funzionale, che versano in condizioni economiche mediocri e che vivono da soli e/o con famiglie non sufficientemente in grado di assicurare l’assistenza per la cura e l’igiene della persona e della casa. Le prestazioni assistenziali consistono in attività di sostegno alla persona nello svolgimento delle attività quotidiane.
«L’attività amministrativa in seno al Piano di zona è ripresa – hanno spiegato gli assessori alle Politiche Sociali e al Piano di zona Damiana Masiello e Massimiliano Curcio – oltre che dell’assistenza specialistica nelle scuole per i bambini, ora avvieremo anche i servizi dovuti agli anziani. Tutto nell’ottica della massima trasparenza ed in vista della successiva creazione di una nuova forma di gestione che potrà migliorare ulteriormente la qualità dei servizi offerti alle fasce deboli».