Dopo il videoappello di Viktoria Ladchenko, la donna ucraina sposata con l’ebolitano Marco Voza, l’attenzione su questo caso è diventata massima. Le sue richieste di aiuto non sono cadute nel vuoto. Grazie alle segnalazioni di numerosi cittadini è stato possibile, infatti, attivare tutti i canali istituzionali per comprendere le reali condizioni di Viktoria e di sua madre, malata oncologica, che dal 24 febbraio scorso, data di inizio di questa folle guerra voluta dal presidente russo Vladimir Putin, si trovano in condizioni drammatiche nella città di Kherson.
«Già nella serata di ieri – spiega l’onorevole Cosimo Adelizzi-, l’Unità di Crisi della Farnesina è riuscita a mettersi in contatto con le due donne. Stiamo costantemente monitorando la situazione, in attesa di trovare un modo per permettere a Viktoria e a sua mamma di lasciare l’Ucraina e tornare a Eboli, città in cui risiede con il marito e i suoi due splendidi figli. Si tratta purtroppo di un caso particolarmente difficile perché la città di Kherson è stata conquistata dalle forze russe, che controllano ogni via di entrata e di uscita. Ma il livello di attenzione su questa vicenda è altissimo e resterà massimo. Questo è possibile grazie all’enorme solidarietà degli ebolitani e alla sensibilità di tutte le testate giornalistiche, sia cartacee che online, alle quali va il mio più sincero ringraziamento per il lavoro intenso di questi giorni. Loro più di tutti infatti riescono ad accendere un riflettore su tantissime storie che, altrimenti, finirebbero inghiottite dall’orrore della guerra. Un ringraziamento particolare infine sento di doverlo rivolgere alla trasmissione “Chi l’ha visto?”, storico format del servizio pubblico, che questa mattina si è recata a Eboli per raccontare la storia di Viktoria e quella della sua famiglia che non vede l’ora di poterla riabbracciare» – conclude il parlamentare ebolitano.
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Ucraina, aggiornamenti sul caso di Viktoria Ladchenko – L’On. Adelizzi (M5S): «L’Unità di Crisi della Farnesina è riuscita a mettersi in contatto con Viktoria. Monitoriamo costantemente la situazione»
- 5 Marzo 2022