È arrivata l’ennesima prova della generosità e del buon cuore degli ebolitani e dei contribuenti limitrofi.
L’ associazione Eboli nel Futuro ha consegnato a Don Alfonso Raimo nella giornata di sabato 12 marzo pacchi pieni di beni di prima necessità, che il parroco della San Bartolomeo avrà cura di fare arrivare, in collaborazione con la Caritas, nei posti dove più occorrono. Presente, nel momento della consegna, una delegazione dell’associazione Eboli nel Futuro come si vede in foto: il presidente Vito Iorio, Laura Calenda e Salvatore Iannone.
Farmaci, cerotti, garze, siringhe e pannolini sono solo alcuni dei beni raccolti, grazie al contributo della parrocchia, dell’associazione, ma soprattutto grazie al buon cuore dei cittadini del territorio.
Sono pervenute ai nostri taccuini alcune dichiarazioni. La prima è quella del presidente Iorio:”Non posso fare null’altro se non ringraziare chi ci ha aiutato, a partire da mia moglie Caterina e tutte le sue colleghe di lavoro, le sue amiche di sempre che subito hanno risposto alla richiesta come hanno già in passato fatto con le altre iniziative del nostro gruppo associativo, tra cui i regali di Natale per i bambini bisognosi. Ringrazio inoltre Laura Calenda, Anna Fornataro, il giovane e caro Salvatore Iannone e gli altri tesserati di Eboli Nel Futuro che ad ogni mia richiesta mettono a disposizione della causa tempo ed energie. Un ringraziamento finale, per ultimo ma non meno importante, a Don Alfonso Raimo che con la sua parrocchia dà da anni un contributo importante per la comunità ebolitana e questa raccolta rappresenta l’ennesima riconferma del suo impegno” .
Seguono quindi le parole di Laura Calenda:”Ho accettato di buon grado questa iniziativa perché sono sempre stata propensa a fare del bene, in maniera incondizionata e senza per forza chiedere qualcosa in cambio. È un mio modo di fare che abbraccia anche la politica (perché io credo che la politica a questo serva, a fare del bene) ma va oltre la politica stessa.
La pandemia da COVID-19 ci ha ridotti quasi sul lastrico, il tasso di povertà è aumentato, l’occupazione è calata e molte famiglie faticano a mettere il piatto a tavola. È in virtù di questa premessa che voglio ringraziare tutte coloro i quali hanno contribuito donando per l’emergenza profughi ucraini, perché un piccolo gesto può fare tanto e quel che diamo per scontato ormai non lo è per tutti.
È un momento difficile e lo è per tutti, sotto numerosi punti di vista; è per questo che deve prevalere in noi il senso di comunità e di appartenenza, per aiutare chi è meno fortunato di noi: è questo lo scopo di Eboli nel Futuro.”
Conclude, infine, il giovane attivista Salvatore Iannone:”Sono molto felice di essere qui, ringrazio gli amici Vito e Laura perché credono molto, come me, nella forza di noi giovani. Don Alfonso è una persona squisita, oggi lo conosco per la prima volta ma ho sempre sentito parlare bene di lui e non era affatto scontata questa iniziativa. Era importantissimo per me essere qui e, più in generale, fare la mia parte perché è forte in me il senso di responsabilità civica verso dei profughi innocenti e mi rammarico di non aver fatto forse di più rispetto a quello che potevo fare: ho sentito tante altre associazioni del territorio ( Battipaglia, Altavilla, Serre, Albanella etc. etc.) e volevo occuparmi di coordinare tutta le iniziative per riunirle in un’unica grande raccolta ma purtroppo il tempo stringeva e non abbiamo avuto modo. Mi complimento con Eboli Nel Futuro per la copiosità dei beni raccolti e segnalo le altre iniziative tra cui quella degli amici del Forum dei Giovani di Altavilla Silentina, testimoni dell’importante contributo che deve venire anche da noi giovani.”
Oltre a questa sono state tantissime le iniziative -ed il nostro editoriale ha avuto modo di documentarne molte- sia per la cessazione dei conflitti che per l’aiuto a chi effettivamente dalla guerra fugge, questo ad attestare la sensibilità su una tematica che evidentemente ha colpito tutto il mondo che trema e si inorridisce dinanzi alle notizie delle tante vite di civili stroncate senza senso.
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