Si riparta dal porto di Salerno, la prima grande azienda della provincia. Si crei un momento di dialogo nello scalo della città capoluogo”.
“Che sia un primo maggio incentrato sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli precari. Spero in un sindacato che possa andare oltre le divisioni. Non esistono sindacati confederali o autonomi, esiste il sindacato che tutela i lavoratori. Ecco perché mi auguro che, al netto di tutto, si possa fare squadra. Organizziamo qualcosa insieme e ritroviamoci nella prima azienda della provincia di Salerno: il porto della città capoluogo. Da quel posto bisogna ripartire in tema di diritti, doveri, sviluppo e sicurezza nei luoghi di lavoro di tutto il comprensorio”.
Così Gigi Vicinanza, componente della segreteria nazionale della Cisal Metalmeccanici, anticipa il “suo” primo maggio e chiede ai colleghi di fare rete per il futuro. “Usciamo da un anno, il 2021, terribile sul fronte degli incidenti sul lavoro. Soprattutto l’ultimo semestre è stato da incubo. Ora la situazione continua a non essere delle migliori e per questo dobbiamo mettere da parte le polemiche. Molti lavoratori si vedono calpestare i diritti più elementari: da buste paga fasulle, a straordinari non pagati, a soldi da dover restituire in nero al padrone di turno. In questo contesto c’è da fare i conti con una sicurezza sui luoghi di lavoro che viene ancora percepita come secondaria a tutto il resto. Ecco perché chiedo a tutti i miei colleghi sindacalisti di ripartire da questo primo maggio e ripartire dal porto di Salerno, la prima azienda della provincia in termini di occupazione. In quel luogo abbiamo registrato gli incidenti sul lavoro più cruenti degli ultimi mesi. Ci sia un momento di riflessione che parta dallo scalo di via Ligea e coinvolga ogni settore. Salerno e la sua economia ne hanno bisogno”.