EBOLI: Romeo & Giulietta, Arena di Sant’Antonio-MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2022 ALLE ORE 21:30
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EBOLI: Romeo & Giulietta, Arena di Sant’Antonio-MERCOLEDÌ 13 LUGLIO 2022 ALLE ORE 21:30

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Non si possono scrivere note di regia su Romeo e Giulietta. Nessun regista, nessun attore può sapere ‘prima’ dove e come andrà a finire il suo viaggio shakespeariano. Se devo dire quel che penso, penso che ogni ‘viaggio’ shakespeariano è sempre e comunque un naufragio causato dal mare in tempesta della santità dei versi. Per portare un testo di Shakespeare al suo naturale approdo in un teatro normale, delimitato dalla moderazione muraria, e dinnanzi a un pubblico odierno ‘moderato’ da muri casalinghi, si devono lasciar cadere lungo il percorso molte delle sue qualità, tutte orientate al troppo: o la troppa poesia, o la troppa retorica, i troppi luoghi dell’azione, la troppa libertà formale, o i troppi personaggi, eccetera. È quasi tutto troppo con Shakespeare. Così ci siamo rifugiati in una grande arena spoglia, un “buco” del centro antico ebolitano, senza palcoscenico, recitando sulla nuda terra, senza sipario con una scenografia minimalista e una selezione di musiche moderne, risuonate in stile orchestrale. “Non è Shakespeare che è troppo grande, siamo noi che siamo diventati troppo piccoli”. Non potevamo dunque esimerci, incoscienti come siamo, da questa prova di coraggio.
Se devo insistere a dire quel che penso: sono stato troppo coraggioso a scegliere Romeo e Giulietta. Ha un troppo in più: è troppo di tutti. È un’opera così famosa che è impossibile sfuggire al già visto. In più mi accorgo che di Giulietta e Romeo mi piacciono soprattutto cose che potrei anche definire marginali: i personaggi secondari, il tono della commedia, il provincialismo italiano (di cui Shakespeare non sapeva nulla, certo, ma come non pensarci quando vedo quei poveri giovinastri Capuleti e Montecchi che si aggirano per Verona, nella nebbia, nel ‘niente da fare’ delle province del nord, determinati in modo quasi scientifico a diventare gretti e imbecilli come i loro genitori, antesignani illustri dei poveri baldi provinciali odierni, quasi come i protagonisti di una serie televisiva moderna sulla criminalità organizzata? ). Insomma la cosa che più mi attira in Romeo e Giulietta è la crudeltà, spesso involontaria ma ancor più spesso consapevole, che nasce dall’imbecillità umana. Io credo che chiunque si identifichi con un Clan, una famiglia, una razza, una tifoseria, sia un imbecille. Gli imbecilli sono anche violenti, e viceversa. È una storia di imbecilli violenti, questa di Giulietta e Romeo. A parte i due protagonisti, in qualche modo ‘salvati’ dall’innamoramento e dall’innamoramento convertiti al pacifismo, tutti gli altri si muovono minacciosi e vittoriosi verso il loro domani dell’umanità, che è il nostro oggi, ahimè. Abbiamo visto tutti che bella carriera hanno fatto e stanno facendo nella Storia gli imbecilli violenti e quale gli innamorati pacifisti. Se la morte dei due innamorati doveva servire a placare gli animi, allora ci troviamo dinnanzi a due capri espiatori. All’epoca di Shakespeare è probabile che lo shock morale della morte di due innocenti fosse sufficiente a fermare un’escalation di stragi, oggi non funziona più. I capri ammazzati son capri morti e basta, di espiatorio non si vede nulla. Questa nostra pièce, per concludere, tenta di danzare sulla speranza e sul rimorso, trascinando il pubblico nell’illusione di un finale che possa essere cambiato, non è quello che desideriamo quando assistiamo al dramma dei due innamorati? Vedremo che succederà. Con Shakespeare non si può prevedere nulla. INTANTO MI SONO PROCURATO DEGLI ATTORI E DEI COLLABORATORI FANTASTICI.
CAST
LA MONICA ANGELORO LUDOVICA – GIULIETTA
GRIPPA EMILIO – ROMEO
DI DONATO BRUNO – MERCUZIO
NAPONIELLO COSIMO – TEBALDO
LANZARA LUCIA – BENVOLIO
VIRGILIO CARLA – BALIA
GRECO ENZO – FRATE LORENZO
RUGGIA COSIMO – CONTE CAPULETI
DE LEO TERESA – MADONNA CAPULETI
CIRASUOLO MASSIMO – CONTE MONTECCHI
D’AMATO CLARA – MADONNA MONTECCHI
DE VIVO LILIANA – CORO
RUGGIA PIERPAOLO – CONTE PARIDE
GALLOTTA MARIA PIA – SERVA
PROTOPAPA COSIMO – PRINCIPE
DI CARLO BIAGIO – SPEZIALE
Regia – BRUNO DI DONATO
Musiche – COSIMO NAPONIELLO
Costumi – MARIA MARINO