“A pagare le conseguenze in un circuito contorto tra debiti e crediti generati ovviamente dal Covid poi dalla guerra e dal costo esagerato del sistema fiscale, questa volta a pagare le conseguenze saranno circa un centinaia di famiglie impegnati nei centri vendite del gruppo Etè di Salerno, in particolare i punti vendita di via San Leonardo – presso Galleria Mediterraneo -, via Eugenio Caterina e via Posidonia. In queste attività la gestione è stata dall’inizio del Covid-19 in sofferenza di tenuta economica ed ovviamente con tantissimi sforzi pur di non toccare i livelli occupazionali, generando indebitamenti da scontare poi. Ora la situazione è precipitata per cui alcuni fornitori in credito non forniscono più merce e per questo si scarica tutto sui lavoratori”.
Così Gigi Vicinanza, segretario della Filp Cisal Salerno, denuncia quando sta accadendo in una delle aziende più importanti di Salerno.
“Come Filp provinciale siamo impegnati con trattative aperte per assicurare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali temporaneamente e nello stesso tempo chiediamo ai creditori un forte impegno pur di salvare i livelli occupazionali attraverso il rilevamento di queste attività, compensando i debiti ma dando continuità al tessuto commerciale e, ovviamente, evitare perdite economiche e lavorative nel territorio salernitano”.