Eboli: Professionista perde il denaro in un parcheggio ma un extracomunitario glielo restituisce
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Eboli: Professionista perde il denaro in un parcheggio ma un extracomunitario glielo restituisce

Autore del lodevole gesto uno parcheggiatore extracomunitario che abbatte i pregiudizi ed i luoghi comuni ancora alberganti in una porzione miope della società italiana.

 

EBOLI- Parafrasando licenziosamente William Shakespeare potremmo dire “Sogno di una mattina di mezza estate”, ma più che di  un sogno sembra trattarsi di una favola, quella che fa ancora credere nella bontà e nei valori degli esseri umani. Pertanto riavvolgiamo il nastro degli accendimenti; il tutto è accaduto stamattina, lunedì primo di agosto, che inizia come di solito con il devotissimo dai fedeli, Alfonso de’ Liguori, santo della Chiesa Cattolica romana. Orbene un notissimo professionista eburino  da qualche giorno con la famiglia trascorre le sue ferie sul litorale nostrano, segnatamente al Galatea Village, struttura molto accorsata dagli avventori di tutto il comprensorio. Giunto a destinazione, inavvertitamente, il nostro diventa suo malgrado protagonista della faccenda in oggetto.

Egli infatti scendendo dalla macchina con un movimento errato perde il classico “mazzo di soldi”, consistente una cifra rispettabile. Più tardi accorgendosene con fare tra il rassegnato e il celiante, ne parla con l’amico – proprietario: “Salvatore (ndr Salvatore Sirica), la sai la classica barzelletta di chi ha perso un mazzo di soldi con l’elastico e si ritrova solo l’elastico? ” Giustappunto l’interpellato risponde ipso facto allo stupito sguardo del richiedente: “Parlate di un questo? Eccovelo qui!” In effetti la prontezza e l’onestà di un extracomunitario addetto alla sorveglianza dell’ampio parcheggio del Lido aveva evitato un dispiacere. Questi dunque, accortosi del “mazzetto” di banconote in terra, aveva prontamente consegnato in segreteria quanto era stato perduto. Il professionista che per ovvi motivi di privacy non vuole essere nominato, ci tiene però a manifestare una breve, profonda riflessione in anteprima ed esclusiva per questo Magazine:Mi sono commosso! Davvero un gesto bello che ci riconcilia con i buoni sentimenti e che francamente va oltre degli stereotipi che in una società seria quanto matura, non dovrebbero trovare diritto di cittadinanza: l’onestà non è passata di moda!”  In congedo cosa rimane all’umile scrivente, potrebbe mai commentare oltremodo delle parole così semplici e veritiere, le quali plasticamente fanno da contraltare ad un gesto tanto distinto? Nulla! Ogni affermazione sarebbe scontata e forse dal sapore stucchevole,  di sicuro è che l’umanità per quanto corrotta ancora possiede  in sé il seme nobile della bontà e questa non è una pretenziosa velleità momentanea, bensì un punto concreto di partenza, che ci allontani da un medioevo tecnologico, come profetizzano alcuni sociologi, e ponga le basi per ricostruire nel breve periodo, una migliore “società degli uomini”.