Organizzato da MOA – Museum of Operation Avalanche, giovedi 12 dicembre ore 20.00 Presentazione del libro “Multiplo di tre” di Fede Torre (ed. Le Fate) Parlerà con l’ autore Luigi Nobile, direttore artistico del MOA.
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Forse particolarità è il termine più adatto per descrivere il tutto. Perché stranezza sarebbe troppo facile. Sarebbe riduttivo. Particolarità piace di più: stuzzica elegantemente. Il lettore, i suoi occhi che si fanno arguti e il suo cuore che si apre al mondo. Cosa lo aspetta chi lo sa. Magari nulla, magari tanto. Particolarità: è particolare questo libro, “Multiplo di Tre”, è particolare il suo autore, Fede Torre, “nato come promessa della nullafacenza, col passare degli anni ha confermato quanto di bene si dicesse di lui sull’argomento”
“Multiplo di Tre” ha un sapore tutto suo, di mondo da scoprire attraverso gli occhi di chi si definisce collezionista di immagini. E di immagini ne scorrono a fiumi. Anche loro, le immagini, particolari assai.
“Fede possiede l’eloquenza dalla nascita, nel dna – si legge nella prefazione curata da Vincenzo Costantino ” Cinaski” – e qui gioca a raccontarsi nascondendosi dai desideri, dai sogni. Non provoca, provoca la reazione di una puntura apparentemente indolore, iniezione antisettica”.
Già, colpisce Torre, la sua scrittura non narra, accompagna. E così il libro va, come ripete Cinasky, va a stupire, a far sorridere, entra in mente ossessivamente. Portando con sé, ossessivamente ancora, il numero 3: “numero strano – scrive l’autore – resta tale dal punto di vista fisico e anagrafico ma si moltiplica in suoi multipli dal punto di vista dell’età mentale”
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Scorrono così storie brevi, una raccolta di immagini, si diceva, di una vita nata all’età di 3 anni, “perché non ci sono testimonianze della mia esistenza prima”, e sviluppatasi sui multipli del 3, lavorando alla propria versione 3.0. Ne esce fuori il caos, di scene immaginate e vissute, di ricordi e sogni, di linguaggi mentali e neanche tanto. Ma dopo poco non si riesce a farne a meno. T’intrappola nella sua particolarità che a guardarla bene altro non è che un equilibrio alternativo. No stranezza, né follia.
Le Fate Editore mostrano coraggio, pur mantenendo la loro coerenza di fondo, fedele a un’idea precisa di letteratura, di poesia. La parola e la scrittura che non si conformano alla statica omologazione, ma che si fanno sempre strumenti di scoperta. Una casa editrice che ha parlato tanto di Sicilia, ne ha narrato anime e sfumature e che oggi varca altri confini, pur rimanendo devota alla sua natura. Lo fa con un libro, “Multiplo di Tre” di Fede Torre, un bellissimo racconto di vita.
Ingresso libero