UNA RICERCA DEMOSCOPICA CHE STRONCA SUL NASCERE L’ENNESIMA BIZZARRIA TRIBUTARIA DEL SISTEMA FISCALE ITALIANO.
ARTICOLO E FOTO TRATTI DA ADNKRONOS.COM
Il 62,6% degli italiani non considera la Sugar Tax uno strumento utile a ridurre i consumi di bevande zuccherate e il 60,9% del campione ritiene che si tratti semplicemente di un modo per generare maggiori entrate per lo Stato.
È tuttavia dall’analisi della tassa destinata a colpire le bevande dolci e zuccherate che emerge con maggiore chiarezza una sostanziale insoddisfazione verso le modalità individuate per gestire un processo di transizione verso modelli di vita più salutari ed ecocompatibili.
Il 60,1 % del campione dichiara espressamente di non sapere che la Sugar Tax inserita nel DDL di Bilancio include – oltre alle bevande zuccherate – anche le bevande cosiddette Zero e quindi senza zucchero. Un dato in cui a non esserne a conoscenza è il 70,5% dell’elettorato PD e il 53,7% dell’elettorato M5S, mentre l’elettorato di Forza Italia, con il 61,5%, si rivela il più informato, seguito dalla Lega con il 47%.
Il 62,6 % ritiene non utile l’introduzione di questa tassa per ridurre i consumi di bevande dolci, opinione espressa con tassi superiori all’80% da parte dell’elettorato di Centrodestra, ma anche dal 50,9 % dell’elettorato PD. Coerentemente con il posizionamento politico, il 52,7% dell’elettorato del Movimento 5 Stelle ritiene invece la tassa utile.
Solo il 12.8% degli italiani riconosce, nelle bevande dolci e zuccherate il reale problema, mentre Il 50,6% dei cittadini ritiene che non siano le tasse lo strumento corretto per risolvere un problema come l’obesità o le cattive abitudini alimentari. Anche in questo caso, si tratta di opinioni trasversali tra tutta la popolazione, ad esclusione di una parte di elettori di centrosinistra e degli elettori del Movimento 5 Stelle. C’è, infatti, un 26.2% della popolazione che si reputa “integralista” – tra cui parte degli elettori di centrosinistra e Movimento 5 Stelle – e ritiene che per affrontare seriamente il problema obesità sarebbe necessario tassare anche merendine e altri prodotti dannosi per la salute.
Infine, a fronte di un 43,3% di cittadini che parla di SugarTax in termini di tassa c’è un 38,5% che la identifica come accisa. Se gli elettori del Centro Destra classificano la SugarTax come tassa (Lega 57,5% e FI 61,8%), il PD con il 47,6% e il Centro Sinistra con il 48,2% sono consapevoli che si tratta di un’accisa. Come gli elettori del Centrodestra, anche chi vota Movimento 5 Stelle (42,4%) considera la Sugar Tax una tassa.