“GLI SCRITTI SACRI DELLE RELIGIONI”: di Angela Furcas
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“GLI SCRITTI SACRI DELLE RELIGIONI”: di Angela Furcas

Carissimi amici condivo il testo di Angela Furcas afferente il suo intervento sul tema “I TESTI SACRI DELLE VARIE RELIGIONI” in occasione dell’incontro del 24 novembre 2022 in video conferenza, promosso dal Centro Studi Francescano per il Dialogo Interreligioso e le Culture del Direttore Padre Eduardo Scognamiglio, nello “Spirito di Assisi” e coordinati dalla prof.ssa Lucia Antinucci, docente di Storia delle Religioni, scrittrice e teologa cattolica.

GLI SCRITTI SACRI DELLE RELIGIONI
Sono innamorata degli Scritti Sacri di tutte le Religioni e dei Saggi. In ognuno di essi scopro le tracce dell’antico Amore di Dio, della saggezza e dell’Armonia! Sentire l’alito divino aleggiare in essi è percorrere le Ere, riascoltare con parole nuove le voci di Coloro che invitano a proseguire la via del Suo ricordo.
L’Essenza della Parola è celata dietro le nostre parole, che attutiscono la Sua Luce abbagliante, che non potremmo sopportare di contemplare, né le interpretazioni di tutti i commentatori potrebbero svelare.
A noi bastino gli accenni del Suo splendore, diffuso in ogni tempo, dato con parsimonia, date le reazioni dei negatori, pronti a sconfessarlo, ed è questa la causa della progressiva elargizione divina all’umanità.
Questa la ragione dei messaggi vicini alla comprensione di coloro ai quali venivano rivolti e nel momento più favorevole ad arginare le derive da quelli precedenti.
Un’unica Parola ha creato tutto e ha cura di tutto dall’inizio e ogni realizzazione fenomenica combacia perfettamente con il piano di Dio per l’evoluzione dell’umanità.
Vi è in ogni messaggio uno svelare e rivelare il pensiero di Dio, indecifrabile nella nostra pochezza che stenta a comprenderne persino il significato accessibile.
Ed è da questo stadio che nascono le contrapposizioni fra i credenti, dalla parzialità, mentre dovremmo unirci a studiare quel che conosciamo e mettere insieme i raggi del Sole della Realtà per raggiungere una comprensione comune.
Solo questo sforzo fatto per Amore di un unico Dio, di un’unica Parola, può consentire di comprendere che siamo una sola umanità, che ha sempre più bisogno della Sua guida, che la nostra perfettibilità è infinita e il suo arresto a causa dei pregiudizi è la causa di tutti i malesseri di cui ci lamentiamo.
I Principi della Fede Bahá’í sono i conciliatori delle divergenze, sorte via via nel tempo. a causa delle incomprensioni e delle interpretazioni fuorvianti.
Non abbiamo forse bisogno, alla luce di ciò ch’è accaduto e ancora accade, di una libera ricerca della Verità; dell’Unità della Razza umana; dell’Unità tra le Religioni; dell’Armonia tra Scienza e Religione; della condanna di ogni pregiudizio; dell’abolizione degli estremi di ricchezza e povertà; della parità di diritti dell’Uomo e della Donna; dell’istruzione obbligatoria universale; dell’Istituzione di un Tribunale mondiale; dell’adozione di una Lingua universale ausiliaria?
Non abbisogniamo forse di tutte queste cose per rinnovare la nostra società? Che cosa ci lega alle intenzioni del passato che sono rimaste tali perché non hanno avuto un suffragio universale?
Occorre la buona volontà di tutti per creare una nuova umanità! E’ riconoscersi membri di una sola famiglia umana e lavorare in armonia per gli scopi comuni, di non sentirsi al di sopra di nessuno e non reputare la propria religione superiore alle altre, perché si toglie il crisma della Giustizia alla Parola di Dio!
I Bahà’ì riconoscono la veridicità di tutte le Religioni Rivelate e dei loro fondatori, senza discriminare le manifestazioni del passato di cui non restano che labili tracce.
Tutto il Bene viene da Dio, tutto il male dalle interpretazioni sbagliate e portate avanti solo per motivi di prestigio personale o di regime, creando una staticità della Parola, un ingabbiamento mentale e spirituale, una prigione della Parola divina priva della Sua libertà di espressione.
I Fondatori hanno avuto tutti una sorte comune, hanno patito persecuzioni, torture ed ignominie da parte dei loro avversari, fino a farli sembrare una sola persona.
Il male non vuole essere estirpato, lotta con tutte le sue forze brutali per sconfiggere il Bene e ridurre il numero dei giusti per mantenere il dominio sulle anime.
Gli Scritti sacri Bahá’í sono a portata di tutti, ma si ignora che un numero incredibile di anime sono state brutalizzate e uccise in modo molto crudele; ancora oggi ci sono dei bahà’ì in carcere, di molti altri non si sa che fine abbiano fatto; i giovani non possono frequentate le scuole e le università; le loro proprietà vengono confiscate e i loro cimiteri profanati. Il resto lo vediamo tutti con la vergognosa persecuzione alle Donne.
E’ questo il modo di interpretare la Parola di Dio? Quale futuro avranno queste anime malvagie?
Il Báb (La Porta) è venuto a preparare la via a Bahá’u’lláh (La Gloria di Dio), come fece il Battista, abolendo le incancrenite usanze, ma salvando il Corano e il Profeta. Nel Suo primo libro “Il Kayyum’u’l-Asmà”, commentario alla Sura di Giuseppe, avverte il clero corrotto e i Governanti della loro fine ingloriosa e annuncia la venuta della Manifestazione di Dio. Considerevole il Bayan Persiano, ritenuto la Bibbia dei Babí, oltre al Bayan arabo e a moltissime altre epistole e altre opere, come Le Sette Prove.
Egli ebbe 18 Discepoli tra cui una Donna, una Poetessa Persiana molto colta, perché, data la sua intelligenza suo padre le permetteva di ascoltare dietro una tenda le lezioni che impartiva ai suoi studenti. Deplorava la situazione delle altre donne e cercava di insegnare loro a leggere a a scrivere e ad emanciparsi dal loro stato, rendendosi invisa ai loro mariti che non volevano perdere il loro potere. Era ammirata anche per la sua grande bellezza e rinomata per il suo coraggio anche oltre la sua nazione, tanto che la madre di un sovrano disse, che sarebbe stata una benedizione se ci fosse in ogni paese una Donna come Lei.
Durante un importante convegno si tolse il velo, davanti a tutti, e cominciarono le persecuzioni che culminarono col suo martirio. Le sue ultime parole furono queste: “Potete uccidermi quando volete, ma non fermerete l’emancipazione delle Donne.” Durante le manifestazioni in Iran, contro le donne, ho visto mille Tahirih, questo è il suo nome e significa la “Pura”. Il passo avanti è che anche gli uomini sostengono le Donne.
Bahá’u’lláh durante il Suo esilio e la lunga prigionia a San Giovanni d’Acri, ha scritto più di cento libri e sessantamila Epistole, di un’eloquenza mai raggiunta da alcuno.
“Il Libro Più Santo” contiene le Leggi e le ordinanze per la Nuova Era. Il Libro della Certezza, L’Epistola al Figlio del Lupo, Il Tabernacolo dell’Unità, Le Parole Celate, Le Sette Valli e le Quattro valli; La Proclamazione di Bahá’u’lláh ai Re e ai Governanti del mondo, sono alcuni dei Suoi testi.
La Sua è una Rivelazione oceanica che durerà 5oomila anni, ma sotto la Sua egida, ogni 1000 anni si succederanno altre Manifestazioni per il progresso spirituale e sociale dell’umanità.
Angela Furcas