Tacciare di ignavia e di ipocrisia questa amministrazione non è corretto. Non sono ignavi: sanno bene come, quando e con chi schierarsi. Non sono ipocriti: non si sforzano nemmeno di fare buon viso a cattivo gioco. Sono arroganti. Infetti da individualismo e velleità.
Perfettamente in linea sia con la storia politica di alcuni dei loro vertici sia con il trasformismo di molti della pseudo maggioranza. Succede, quando non si hanno i numeri e per averli si fa ricorso ad improbabili alleanze. E cadono le maschere. Non sono maggioranza. Non lo sono mai stati in città e ora traballano in consiglio. Una politica sciatta e pretenziosa, che ostenta grande impegno, sacrificio e dialogo ma che rivela, passo dopo passo, l’incuria verso la città. E paraventi, tanti, uno per ogni occasione: la pesante eredità, i giochi sempre già chiusi, gli alti ranghi che non danno soluzioni, la macchina comunale assente…Laddove dovrebbero iniziare le sfide e le battaglie è proprio lì che si fermano. Complici anche un’opposizione altrettanto presuntuosa (che di scuse avrebbe da farne a questa città!) che si limita a proclami da social e qualche minoranza che ignava, invece, lo è. Che mortificazione per questa città! Una città che deve scrollarsi di dosso il torpore, rialzare la testa e cominciare a rivendicare, a voce alta, il cambio di rotta che merita. Una città che deve tornare ad un voto libero e dignitoso, senza le logiche dannose del clientelismo e di una politica mal rappresentata da chi vuole rappresentare solo sé stesso. Non c’è più tempo, si dovrebbe cominciare adesso: ora che il tempo è scaduto e al vecchio, vestito di nuovo, è caduta la maschera.