La nostra organizzazione sindacale ha deciso, a salvaguardia di tutti i lavoratori della ASL Salerno di non firmare l’accordo proposto dalla Direzione Generale in data 21/12/2022. Ipotesi d’accordo proposta dalla Direzione Strategica della asl, che nel contesto rappresentava, a parere della scrivente, condizioni lesive, penalizzanti e mortificanti peril personaleche in questi ultimi anni, ha sempre, con dedizione ed impegno risposto a tutte le necessità sia logistiche/amministrative che di carattere sanitario ed assistenziali rivolte ai pazienti afferenti le nostre strutture sanitarie, nonostante la grave e cronica carenza di personale in tutta la ASL.
Le condizioni proposte, quali:
- Erogazione dello straordinario nel limite del fondo ex art. 80 (condizioni di lavoro ed incarichi) ;
- Imputazione di euro 1.250.000, della contrattazione integrativa a partire dall’annualità 2023 a copertura di un piano di rientro ;
- Attivazione a far data da gennaio 2023 della riduzione della premialità comparto per rispettare il piano di rientro per come richiesto;
Non ci soddisfano,noi non siamo minimamente d’accordo, la nostra opposizione e la decisione di non firmare, rappresentala protesta ad una gestione superficiale e non organizzata nell’affrontare le problematiche sanitarie. La « contidiosine qua non » è l’ennesimo ricatto rivolto a chi effettivamente stà in trincea e continua a prestare la propria opera incondizionatamente. Non è gratificante e nemmeno etico proporre di provvedere alla erogazione della PEO, a condizione di pagare debiti della asl, per giunta non richiesti e prodotti dal personale. Di sicuro, tale situazione debitoria, nasce dalla scelleratezza dei dirigenti pagati profumatamenteper la gestione per le necessarie verifiche, monitoraggio e controllo dei conti economici nella Azienda. Per quanto detto, ribadiamo, la contrarietà all’ipotesi d’accordo e invitiamo l’azienda ad evitare di provvedere alla riduzione della premialità ai dipendenti.Affrontiamo in questo particolare momento di crisi economica, difficoltà oggettive per la perdita del potere d’acquisto del nostro salario con famiglie che diventano sempre più povere. Sicuramente, nuove strategie aziendali potranno trovare efficienti soluzioni per salvaguardare tutti. Diversamente, saremo costretti a coinvolgere tutte le O.O.S.S. e tutti i dipendenti della asl ad una forte azione di lotta per rivendicare quanto sosteniamo.
Il Segretario Generale Provinciale
UIL FPL Salerno
Gennaro Falabella