Sempre più insistenti le voci di un rimaneggiamento dell’offerta sanitaria in Campania: dopo i ticket sanitari che valgono dal 1 al 5 di ogni mese, le inenarrabili liste di attesa per usufruire delle prestazioni sanitarie ci si appresta a trasformare gli Ospedali in Ospedali di Comunità supportati da “Farmacie di Comunità” . Alla base di questa scelta solo un fattore economico a discapito della salute e della sicurezza della popolazione e l’idea faraonica ci accentrare tutto sul nuovo Ospedale di Salerno. Pronti Soccorso, Rianimazioni, Cardiologie con e senza UTIC, Neurologie che sono presenti (bene o male) negli Ospedali della provincia di Salerno e che permettono un minimo di risposta sanitaria alla “bolgia” dell’A.O.U. Ruggi di Salerno, ove l’utenza attende in P.S. per ore le prime cure, saranno sostituiti da “Servizi di Comunità” e “Farmacie di Comunità” (Risposta assessore Antonio Marchiello Regione Campania). E’ come andare in guerra con munizioni a salve…Ma facciamo un esempio…Se un utente ha un dolore al petto ( sintomo di un dolore intercostale o di un infarto) – invece di recarsi in un Ospedale attrezzato – si reca presso un Servizio di Comunità o un Ospedale di Comunità, dove ad accoglierlo trova Medici di Base o Laureandi (un poco come ai tempi del COVID…) che nel frattempo dovranno capire – con le strumentazioni in proprio possesso e con la loro esperienza – se si tratta di un dolore intercostale o di un Infarto. Tali operazioni possono richiedere anche più di un’ora. Nel caso si tratti di un dolore intercostale , l’utente sarà fortunato e tornerà a casa con un antinfiammatorio. Nel caso si tratti di un Infarto, essendo già passata un’ora, probabilmente l’utente non tornerà più a casa…Già pronta anche una “azione” di De Luca sulle inenarrabili liste di attesa per prestazioni sanitarie in Campania: ha chiesto l’aiuto della sanità accreditata e privata per abbattere queste liste. Già, però vi è un piccolo problema, tutto ciò funzionerà dal 1 al 5 di ogni mese finché ci sono i fondi…dopodiché sarà tutto a pagamento. “E’ questo il momento di scendere in piazza e bloccare De Luca.” Dichiara il segretario generale della FISI Rolando Scotillo. “La sanità provinciale è allo sbando ed i cittadini pagano un compromesso politico. Tra fritture di pesce e slogan megalomani come – mai più ultimi – De Luca sta portando nel baratro la sanità campana e con essa la salute dei cittadini sempre di più solo a pagamento.” Dichiara il segretario provinciale di Salerno Enzo Casola. Ed intanto la FISI sarà presente nell’assemblea indetta per il 25 marzo presso l’ex Cinema RITZ di Eboli alle 17.00 , con Luca Sansone ( eroico dipendente esternalizzato che ha iniziato la protesta) dove si capirà se e come andare avanti verso una mobilitazione generale.
Il segretario provinciale Casola Vincenzo
Salerno, 24 marzo 2023
firme autografate sostituite a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3 comma 2 dl n.39 del 1993