INCHIESTA PARCHEGGI – IL GIP ARCHIVIA- LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO MASSIMO CARIELLO:”NON CI SORPRENDE LA DECISIONE DEL TRIBUNALE. CHI HA ARCHITETTATO TUTTA QUESTA MESSA IN SCENA È MOSSO DA ODIO PERSONALE E TENTA QUOTIDIANAMENTE DI INFANGARE LA CITTÀ”
Eboli Giustizia Politica

INCHIESTA PARCHEGGI – IL GIP ARCHIVIA- LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO MASSIMO CARIELLO:”NON CI SORPRENDE LA DECISIONE DEL TRIBUNALE. CHI HA ARCHITETTATO TUTTA QUESTA MESSA IN SCENA È MOSSO DA ODIO PERSONALE E TENTA QUOTIDIANAMENTE DI INFANGARE LA CITTÀ”

DOPO LE SENTENZE FAVOREVOLI DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, ARRIVA L’ARCHIVIAZIONE SU ISTANZE DELLA PROCURA, DA PARTE DEL GIUDICE DELLE INDAGINI PRELIMINARI, CHE CERTIFICANO LA CORRETTEZZA GESTIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CARIELLO.

NOTA DEL SINDACO MASSIMO CARIELLO

Erano false le accuse sulla presunta corruzione nella gestione dei parcheggi: il Gip archivia su richiesta della Procura e certifica la trasparenza degli atti.

Nessun atto di corruzione e trasparenza degli atti nell’assegnazione dei servizi di parcheggio e custodia. E’ quanto sostanzialmente contiene l’archiviazione dell’intera vicenda ottenuta dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta diretta della Procura della Repubblica.

“Siamo soddisfatti – commenta il sindaco di Eboli, Massimo Cariello -, ma non ci sorprende la decisione del Tribunale. Chi ha architettato tutta questa messa in scena è mosso da odio personale e tenta quotidianamente di infangare la città, i suoi imprenditori, la classe politica e tutti i cittadini. E’ pura cattiveria che muove chi va in giro registrando conversazioni private, con l’obiettivo di trasformarle in inutili e folcloristici atti di accusa. Da parte nostra prosegue il lavoro quotidiano per dare alla città ed agli Ebolitani una quotidianità meglio organizzata e servizi efficienti, lasciamo a qualche insignificante politicante la ricerca spasmodica di marcio ovunque ed il tentativo di frenare lo sviluppo della città, senza accorgersi che Eboli cresce, va avanti e guarda al futuro dei suoi cittadini”.

Conclude il primo cittadino:“La costruzione di un castello di accuse, puntualmente smontato dagli inquirenti e dai magistrati, era partita dal consigliere comunale di Forza Italia, Damiano Cardiello, secondo il quale in città era in piedi un sistema corruttivo collegato con la gestione dei parcheggi, castello che invece le indagini della Guardia di Finanza e la valutazione della Procura della Repubblica hanno verificato essere una costruzione fantasiosa, attestando la trasparenza dei comportamenti di amministrazione comunale ed imprenditori locali.”