La notizia appresa dagli organi di stampa, secondo la quale 8 dei 13 Sindaci che il Sindaco Mario Conte diceva di aver coinvolto nella sua personale crociata contro la Regione Campania non aderiranno alla manifestazione da lui indetta per il 7 Agosto, ci dà l’ennesima dimostrazione della confusione e della inconcludenza che regna in questa Amministrazione.
Il Partito Democratico aveva detto in ogni occasione utile che l’assenza di una linea politica sulle questioni della sanità avrebbe portato al totale isolamento politico ed istituzionale della Città di Eboli.
Lo avevamo ribadito anche nel Consiglio Comunale dedicato alla questione sanitaria, quando il Sindaco ha promosso l’ennesima inutile delibera, volta solo ad alimentare una polemica strumentale con la Regione Campania e con la vicina Città di Battipaglia.
Avevamo spiegato, nei nostri interventi, che la Delibera della Giunta Regionale n. 367 del 19 Giugno 2023 non metteva affatto in discussione il futuro dell’Ospedale di Eboli, che anzi era già destinatario di importanti investimenti per oltre 22 milioni di euro.
Avevamo chiarito che gli investimenti, attualmente programmati, non mettevano in discussione la prospettiva dell’Ospedale Unico, ma rispondevano all’obiettiva esigenza di intervenire sui plessi attuali, anche in coerenza con l’atto aziendale che salvaguardava la dignità e l’autonomia di entrambi i nosocomi.
Avevamo sottolineato che era stata una follia la sua proposta di ubicare l’Ospedale Unico della Valle del Sele lungo la SS 18, su una, cioè, delle arterie più congestionate dal traffico, tra l’altro in un punto che ricadeva nel territorio del Comune di Battipaglia, ad appena 1 Km di distanza dall’area, oggi da lui tanto contestata, in cui la Regione ha previsto di intervenire per l’Ospedale di Battipaglia.
Avevamo rappresentato che il rischio che si correva era di isolare Eboli, ma, al solito, non ci ha dato ascolto, strumentalizzando e demonizzando un giudizio libero e lucido, di là dalle operazioni denigratorie di convenienza.
Il Sindaco ha invece scelto un’altra strada, quella dell’allarmismo e del terrorismo psicologico, dello spauracchio (smentito dai fatti) della chiusura dell’Ospedale di Eboli, del populismo, delle manifestazioni di protesta, del conflitto permanente con la Regione motivato, dissimulando con la presunta onta subita dal territorio il dissapore per la mancata riconferma del rampollo di famiglia in Parlamento.
Ed, oggi, per tutto questo, la Città è sola, in balia di un Sindaco solo e allo sbando, che non trova solidarietà nei Comuni vicini, perché non ha motivi reali per richiederle e riceverle.
A tutto questo si aggiunga che, mentre si perde tempo a creare inutili e strumentali contrapposizioni con la Regione, la Città è totalmente abbandonata, ostaggio di una maggioranza che insegue da mesi nuovi equilibri in attesa di un promesso rimpasto di Giunta, con un bilancio di previsione dell’anno 2023 che non è stato ancora approvato, con una macchina comunale indebolita dall’abbandono di funzionari di comprovata qualità e con la totale assenza di una programmazione estiva degna di questo nome.
In questo contesto, dopo una serie interminabile di inefficienze e figuracce collezionate, non possiamo non auspicare e lavorare affinché questa triste pagina amministrativa per la nostra Città si concluda al più presto possibile, che gli asti e gli interessi personali non inquinino l’interesse pubblico generale e che, in definitiva, Eboli si liberi di una classe politica inadeguata a ricoprire il suo fondamentale ruolo.