«Esprimiamo la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, il nostro sostegno alla assistente sociale del comune di Cava de’ Tirreni, brutalmente aggredita questa mattina da un utente mentre svolgeva regolarmente il suo lavoro. Episodio drammaticamente grave, frutto di un malcostume che sta dilagando nella società, che riversa sugli operatori, con violenti attacchi fisici e verbali, il malcontento sociale. Episodio che va comunque condannato, pur nascendo da un disagio sociale che non può lasciarci indifferenti. Episodio che sarà esacerbato se seguito da un’inerme accettazione, dall’indifferenza e soprattutto dall’assenza di decisioni sostanziali e strutturali per garantire i livelli essenziali dei servizi sociali. li operati sociali, così come gli operatori sanitari, che svolgano un lavoro quotidiano tra i più preziosi e delicati, non possono essere lasciati soli, non è accettabile subire atti di violenza nell’esercizio del proprio lavoro ed è altrettanto inammissibile che gli organismi preposti non si attivino per garantire la sicurezza dei luoghi di lavoro. Purtroppo, non è la prima volta che si sottolinea come i servizi sociali siano essenziali e che, in quanti tali, è obbligo garantirne il corretto funzionamento sia in termini di personale assegnato sia in termini di strutture di sostegno. – e aggiungono – Si rinnova l’invito all’Amministrazione comunale a prendere una decisa posizione, finalizzata ad impedire il ripetersi di fatti così gravi e incresciosi, al potenziamento, più volte sollecitato, dei servizi sociali, alla stabilizzazione del personale assegnato, oggi solo part time. Urge la calendarizzazione di un incontro per trovare soluzioni condivise, per potenziare la sicurezza di tutti gli operatori nei luoghi di lavoro, per aumentare la tutela del bene pubblico, per sostenere un tessuto economico-sociale che si sta pian piano sgretolando. Chi si prende cura del benessere psico sociale dei cittadini deve essere tutelato e messo nelle condizioni di affrontare il proprio lavoro in totale sicurezza e serenità».