EBOLI- Nei 30 anni ingloriosi di svendita delle politiche sociali !
I grandi POLITICI gestori del potere hanno conseguito molti risultati, prevalentemente negativi anche se molte cariatidi locali assistiti da trasformisti premiati dalla politica politicante, montano in cattedra occultandosi diete pompose sigle e/o distribuendo patenti di populismo a movimenti che hanno riafferrato le politiche sociali sacrificate sul terreno dell’ideologismo perdente denominato liberismo. Oggi siamo al liberismo xenofobo! In 30 anni persi 32 punti di PIL. Abbiamo uno scarto di PIL in meno rispetto al 2007 di 511 miliardi.
Coefficiente di Gini che misura la diseguaglianza economica. Anno 1985 era 0,28 poi peggioramento progressivo fino a diventare oggi 0,32. Possiamo misurare la disuguaglianza usando la distribuzione della ricchezza. IL 10% più ricco in Italia possiede il 25,9% della ricchezza mentre il 10% più povero ne detiene l’1,9%. Fonte rivista Forbes : 52 gli italiani che appartengono alla lista dei 2668 miliardari mondiali. Nel 1996 erano 6.Nel 2007 erano 13.Negli ultimi 10 anni sono diventati 52 con queste variazioni: mentre il PIL aumentava dell’8,1% il loro patrimonio è aumentato del 310,7%. Ultimo quarto di secolo mentre cresceva la diseguaglianza, la povertà assoluta i super ricchi aumentavano in numero e consistenza del patrimonio. Osservo che la tassa di successione abolita nel 2001 e reintrodotta in forma lieve nel 2006 produce questi introiti per lo Stato: Italia 0,1%,Spagna 0,58%, Germania 0,52%, Regno Unito 0,71%, Francia 1,38%.
819 i miliardi risparmiati dallo Stato a partire dal 1991! È la differenza tra quanto incassa come tasse e consimili rispetto a quanto spende al netto del pagamento degli interessi sul debito pubblico. Quindi ha tassato lo Stato a cittadini e imprese più di quanto ha poi speso.- Nessuno in Europa ha risparmiato tanto! Chi ha messo le mani su questi soldi? Prevalentemente sono stati assorbiti dagli interessi che pagavamo e paghiamo sul debito pubblico.
Quindi agli asini sovente prezzolati , che gridano che abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità bisogna rispondere con questi numeri oltre a dargli dell’asino. Tre milioni di persone in Italia non hanno abbastanza soldi per vivere dignitosamente, nonostante abbiano un impiego.
Dal 2008 a oggi gli stipendi europei sono cresciuti del 22% quelli italiani del 3%.Dal 1990 al l2020 l’Italia è l’unico paese dove gli stipendi sono diminuiti del 2,9% a parità di potere d’acquisto. Infine l’occupazione: si considera OCCUPATO chi abbia cercato lavoro nelle 4 settimane precedenti e che sia disponibile a lavorare nelle due settimane successive a quelle di riferimento. Si definisce occupato una persona che ha più di 15 anni e abbia lavorato almeno un’ora nella settimana di riferimento, dietro corrispettivo monetario oppure una ora di lavoro non retribuito nella ditta di famiglia.
Erasmo Venosi
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La crisi dei Partiti negli ultimi 30 anni: di Erasmo Venosi Coordinatore Territoriale 5 Stelle
- 24 Settembre 2023