LA PORTAVOCE ARCH. GIULIA IZZO INVITA IL SINDACO MARIO CONTE A FARE CHIAREZZA. Mensa scolastica non ancora attivata: il comitato dei genitori ha effettuato l’accesso agli atti
“Il comitato dei genitori ha appena effettuato accesso agli atti civico generalizzato, per avere contezza degli iter prodotti sull’appalto mensa scolastica; ora attendiamo i 30 giorni per legge. La scelta della scuola pubblica, dai tre anni di vita dei bambini, da parte dei genitori, determina una scelta qualitativa e professionale nei confronti degli educatori attualmente pluri-specializzati e del sistema scuola. Ciò non afferma una non competenza o professionalità inferiore, all’interno delle scuole private, ma la scelta della scuola pubblica è una scelta di carattere sociale, volta ad introdurre il bambino non solo in un contesto meno ovattato e protetto, ma anche ad apprendere metodi da parte di educatori che per raggiungere il loro ruolo hanno combattuto ed approfondito i principi educativi necessari e fondamentali allo sviluppo socio-cognitivo del bambino. Il tempo prolungato è un’ulteriore scelta, per i genitori lavoratori e noni disagio creato da un disservizio al quale deve assolvere il Comune è paradossale. Se non ci fossero i nonni o doposcuola strutturati, con persone di estrema professionalità e fiducia, come dovrebbero fare i genitori che lavorano e fanno la scelta della scuola pubblica? Al sindaco Conte diciamo: venga a mangiare al tavolo della mensa scolastica, così si renderà conto di persona della situazione, senza bisogno di effettuare lamentele ed inviarle, come già abbiamo fatto, in maniera istituzionale. Giulia Izzo portavoce del Comitato Genitori –
Dunque si registra un altro vulnus ancora meno comprensibile perché coinvolge i bambini, soggetti fragili, nel variegato mondo delle politiche sociali ebolitane che oramai deludono l’opinione pubblica su quasi tutti i fronti, un “Aspettando Godot”, parafrasando Becket, anche l’azienda speciale, auspicando che essa sia speciale di nome e di fatto nei servizi prossimi all’erogazione. Situazione invero non ascrivibile ai pochi volenterosi dipendenti ma per un’organizzazione ed una programmazione assai scadente. L’accesso agli atti è uno strumento della Legge art. 24 L.241 del 1990 che da la possibilità ai cittadini, formazioni sociali etc. di ricevere la giusta trasparenza su quel che viene prodotto dalla pubblica amministrazione. Possiamo essere certi che una questione simile terrà attenzionato l’universo mediatico locale ancora per molti giorni e parimenti la coordinatrice Giulia Izzo avrà da parte nostra un sacrosanto quanto inalienabile diritto di Tribuna, finalizzato nel difendere il commendevole diritto genitoriale di tutela verso i figli e la possibilità, specie per le famiglie meno abbienti, di non sobbarcarsi costi ultronei alle proprie possibilità. To be continued…. (Foto tratte dal web)