EBOLI. Mancata diretta del consiglio comunale di ieri: Le ragioni di Radio Città
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EBOLI. Mancata diretta del consiglio comunale di ieri: Le ragioni di Radio Città

 ILLAZIONI E SOSPETTI: LA DIRIGENZA CHIARISCE

Meraviglia e sgomento sulla mancata trasmissione in streaming della seduta inerente il parlamento civico di ieri sera; difatti  sui social e sulle messaggistiche si sono riversate fiumi di ipotesi ed illazioni oltre alle legittime domande degli utenti, come mai Radio Città 105 questa volta non trasmette? Certo il consiglio comunale si sapeva convulso non tanto per le questioni poste all’ordine del giorno, quanto invece per la tenuta della stessa maggioranza con voci insistenti che volevano in uscita questo o quel componente del consiglio comunale in appoggio all’attuale sindaco Mario Conte. Ma Radio Città 105 da anni trasmette diligentemente con il suo tecnico e vice presidente, Antonio Fresolone, il quale ogni volta che il consesso politico di via Ripa 49 viene convocato è costretto per ragioni professionali a persistere diverse ore tra montaggio della strumentazione, durata del Consiglio e successivo riposizionamento delle attrezzature; ebbene questo è un lavoro non di poco conto! Un lavoro appunto, quel lavoro tanto difeso a parole dai politici, perché riflettente un diritto costituzionale, ma troppe volte nella fattispecie, disatteso nella pratica. A tal riguardo ai nostri taccuini parla Giovanni Nigro, Presidente dell’Associazione Comunicare che comprende Radio Città 105, Radio Diffusione Libera e il Magazine in oggetto: “Purtroppo sono due anni ovvero dall’inizio del governo cittadino di Mario Conte, che attendiamo da questa amministrazione una determina per poter essere pagati, oltre che autorizzati alla trasmissione in diretta. Ricordiamo che il nostro è un servizio civico non pagato e dunque senza alcun obbligo contrattuale, visto che stiamo trasmettendo gratuitamente, ed il tecnico non può essere sfruttato oltremodo essendo una persona adulta, specializzata nonché padre di famiglia. Tra le varie scusanti del ritardo: una volta dovevamo attendere la posta di bilancio relativa alla comunicazione, un’altra volta dovevamo attendere la determina di un funzionario, un’altra ancora dovevamo noi trovare precedenti atti amministrativi rilasciatici, come “pezza di appoggio” per produrne  sulla falsariga uno ad hoc che ci pagasse il dovuto e ci facesse continuare per la consiliatura in essere etc. cosa strana che un ente pubblico estensore esso stesso di un atto cerchi la copia  dello stesso da una associazione? Insomma dovrebbe essere  il contrario! In verità abbiamo dato anche un ampio spazio di tempo al nuovo funzionario degli affari generali affinché si acclimatasse nel suo ruolo e potesse così attingere dagli archivi la matrice, ma sinora il nulla! Dunque per questo e non per altri motivi, come alcuni hanno maliziosamente interpretato ovvero che noi ben consci della debolezza dell’attuale amministrazione ,che si sarebbe palesata nel consiglio comunale di ieri sera, abbiamo deliberatamente simulato un’indisponibilità del tecnico per non rendere pubblico questo malessere interno alla maggioranza: Tutto falso! Siamo pertanto in attesa solo che ci vengano pagate le nostre giuste spettanze e poi sulla scorta di un protocollo stipulato per l’avvenire, saremo altresì sempre pronti a trasmettere quel che riguarda la vita pubblica della nostra città, in primo luogo il consiglio comunale, dove si decidono le sorti della comunità ebolitana!” (Marco Naponiello)

Giovanni Nigro presidente dell’associazione Comunicare