Per il Metrò del Mare il Cilento si ferma a Castellabate
Eboli

Per il Metrò del Mare il Cilento si ferma a Castellabate

Tratto da POLITICAdeMENTE

SALERNO / CILENTO – “È inaccettabile che il Cilento, una delle aree più belle e ricche di storia della nostra provincia, venga sistematicamente trascurato dalle istituzioni regionali“, – afferma Mario Polichetti, componente dell’esecutivo nazionale dell’Udc. – “Il Metrò del Mare, che dovrebbe rappresentare una risorsa vitale per il nostro turismo, è diventato l’ennesimo simbolo di inefficienza e scarsa lungimiranza da parte della Regione Campania.”

«Da lunedì a venerdì, il servizio marittimo collega Salerno e la Costiera Amalfitana solo ad Agropoli e Castellabate, come se il Cilento si fermasse lì. È un trattamento indegno per un territorio che merita di più e che potrebbe offrire molto di più ai turisti, se solo avesse i collegamenti adeguati. Solo nel fine settimana si estende il servizio a località iconiche come AcciaroliPalinuro e Camerota. Questo non è fare turismo, questo è tagliare le gambe al nostro territorio. Poco importa che Ferragosto ricada di giovedì: il Cilento col Metrò del Mare è raggiungibile fino a Castellabate fino al venerdì.

Mario Polichetti

Altro che “Benvenuti al Sud“, viene voglia di andare altrove. In un momento in cui la provincia di Salerno vive una fase di espansione, grazie all’apertura dell’aeroporto, assistiamo all’ennesima dimostrazione di cecità amministrativa: strade insicure, con incidenti mortali che si verificano quotidianamente, e linee ferroviarie abbandonate a se stesse, con pendolari costretti a viaggiare per ore in più a causa di frane e disservizi. Non possiamo accettare che il nostro Cilento venga lasciato indietro».

Polichetti conclude con un appello deciso: “È ora che i nostri amministratori regionali si sveglino e inizino a considerare il Cilento come parte integrante della Campania, e non come una periferia dimenticata. Chiediamo interventi immediati e concreti per migliorare il sistema dei trasporti e rendere finalmente giustizia a questa terra straordinaria”.