Il 24 settembre su convocazione di S. Ecc.nza il Prefetto si è tenuto un incontro presso la prefettura di Salerno per analizzare il fenomeno della violenza presente nei Presidi sanitari della nostra Provincia dopo le recenti aggressioni avvenute ai danni di medici, Infermieri, Operatori socio sanitari e personale in postazioni di front Office. Presenti al tavolo Sua Ecc.nza Il Prefetto di Salerno, la Organizzazioni sindacali territoriali del comparto e della dirigenza medica e veterinaria, il Questore di Salerno, il Colonnello del comando dei Carabinieri, il Generale della Guardia di Finanza, i Direttori Generali dell’ASL e dell’AOU.
La UIL FPL ha sottolineato che è necessario analizzare il fenomeno delle aggressioni, sicuramente da condannare e perseguirle nel rispetto delle vigenti norme. Non si possono giustificare aggressioni verbali e fisiche che destabilizzano l’ambiente sanitario ed il personale che sta operando per curare chi ne ha bisogno. C’è comunque da considerare che spesso si lavora in condizioni precarie, questo per la evidente e cronica carenza di personale sanitario nei P.S. delle nostre strutture e nel servizio di emergenza urgenza, determinando lunghe attese agli utenti. Occorrerebbe, con l’impegno di tutti garantire il personale necessario capace di rispondere alle varie esigenze sanitarie che si presentano. Una corretta organizzazione sanitaria che risponda al fenomeno delle aggressioni con figure professionali dedicate alla mediazione tra personale sanitario utente e familiari. L’utilizzo di sistemi elettronici e di intelligenza artificiale che siano in grado di tracciare l’utente durante il percorso assistenziale rapportandolo, nel rispetto della privacy e del garante ai familiari. Da non trascurare la difficoltà di trasferire dal pronto soccorso verso le unità operative di ricovero gli utenti che necessitano di cure appropriate e l’assenza dell’importante filtro da parte della medicina territoriale che eviterebbe l’intasamento e la lunga attesa. La UIL FPL ribadisce che unitamente alle altre OOSS confederali ha avviato una interlocuzione con il Ministro della Sanità per ulteriori modifiche alla legislazione vigente, prevedendo un inasprimento delle pene per i reati di aggressione al personale sanitario con automatico avvio delle procedure del reato con la partecipazione alla querela e denuncia dell’Azienda sanitaria, questo per non lasciare da solo, nel procedimento penale il personale sanitario coinvolto.
Inoltre, è necessario il rafforzamento dei servizi di vigilanza, con presenza ove possibile delle forze dell’ordine e la definizione di appositi protocolli operativi, l’utilizzo di misure tecnologiche di sorveglianza nel pieno rispetto delle indicazioni del rispetto della privacy e del garante. Inoltre si è tutti concordi della utilità della figura del mediatore, proprio per creare un collegamento ed interagire con sanitari, paziente e familiare. Da non trascurare neanche il coinvolgimento di associazioni di volontari e del servizio civile da utilizzare nelle fasi di accoglienza ed accompagnamento dei familiari all’interno delle strutture sanitarie. Necessario comunque il confronto periodico oltre al monitoraggio e l’analisi costante del fenomeno aggressioni con l’obiettivo di ottenere all’occorrenza pronte e rapide risposte tendenti a ridurlo o debellarlo.
Da non trascurare, infine, un confronto periodico e costante dei livelli organizzativi dell’area dell’emergenza/urgenza (piastre di P.S., COT,118, etc.), e la opportuna integrazione con la medicina territoriale, superando le criticità che contribuiscono ad intasare inopportunamente i P.S. favorendo momenti di tensione tra operatori ed utenti.
Segreteria Provinciale UIL FPL SALERNO