Eboli: impegni assunti e non mantenuti da parte dell’amministrazione-la CISL FP minaccia lo stato di agitazione
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Eboli: impegni assunti e non mantenuti da parte dell’amministrazione-la CISL FP minaccia lo stato di agitazione

Al Sindaco

All’Assessore al Personale

Al Segretario Generale

Alla RSU appartenente alla CISL

Ai lavoratori tutti del Comune di Eboli

Oggetto: impegni assunti e non mantenuti (Salario Accessorio anno 2023, potenziamento organico ufficio Giudice di Pace, rimozione telecamere di videosorveglianza presso i locali del Giudice di Pace e della Polizia Locale).

La scrivente Organizzazione Sindacale, nel corso dell’assemblea tenutasi il giorno 4 settembre u.s. con i propri iscritti e simpatizzanti (assemblea che ha visto una massiccia partecipazione dei dipendenti dell’ente), aveva ricevuto mandato di proclamare lo stato di agitazione procedendo agli atti consequenziali nella tutela dei diritti dei lavoratori, in merito a:

1 mancata erogazione del Salario Accessorio relativo all’anno 2023;

2 mancato potenziamento dell’organico presso gli uffici del Giudice di Pace, settore oberato di lavoro e retto da soli tre dipendenti, incluso il Responsabile, servizio tra l’altro fortemente voluto e mantenuto in vita dall’Amministrazione Comunale;

3 mancata rimozione delle telecamere di sorveglianza installate presso il Comando di Polizia Locale e presso gli Uffici del Giudice di Pace, rimozione dovuta al fatto che sono state installate senza un preventivo incontro con le OO.SS.

All’indomani dell’assemblea, nel trasmettere l’elenco dei partecipanti, la CISL per garbo istituzionale non ha proclamato lo stato di agitazione (nonostante il mandato pieno dei lavoratori),dal momento che aveva ricevuto rassicurazioni dall’Assessore al Personale e dalla Parte Pubblica dell’ente riguardo alle tematiche affrontate.

Gli impegni assunti invece non sono stati assolutamente rispettati, tant’è che il Salario  accessorio  nella mensilità di settembre non è stato erogato, agli uffici del Giudice di Pace non è stata Assegnata alcuna risorsa di personale (se non lo si ritiene un servizio da rendere ai cittadini, è opportuno dismetterlo e destinare i dipendenti in carico a predetto ufficio ad altri settori dell’ente che pure presentano carenza di organico).Infine, riguardo alla rimozione delle telecamere presso i locali della Polizia Locale e negli uffici del Giudice di Pace (tra l’altro non di competenza dell’ente) non si è compreso l’impegno a non procedere per le vie legali rispetto ad un comportamento antisindacale ma credendo agli impegni assunti pubblicamente dalla parte politica alla parte gestionale dell’ente, che hanno sempre garantito la rimozione immediata.

Tanto premesso, se entro e non oltre 5 giorni dalla presente la scrivente non avrà ricevuto formali rassicurazioni rispetto alle richieste dei lavoratori dalla stessa rappresentati, si vedrà costretta suo malgrado a proclamare lo stato di agitazione chiedendo un raffreddamento che sicuramente avrà esito negativo, cosa che porterà alla conseguenza che i lavoratori garantiranno solo l’attività ordinaria, escludendo ogni attività a carattere straordinario in tutti i settori dell’ente.

Il Segretario Generale

CISL FP SALERNO

Miro Amatruda