Articolo pubblicato nell’edizione odierna de “Le cronache del salernitano”a firma di Giuseppe Sanfilippo.
Terminate le feste, nel centro storico si rispolverano i soliti problemi che riemergono quasi a ricordare di quale male è afflitta la zona vecchia di Eboli. Rifiuti e decoro urbano restano i problemi principali del posto. La gestione dei rifiuti torna puntualmente nelle cronache giornaliere in una situazione che fa il paio con la sicurezza e l’ordine pubblico. Alle prese con condotte scorrette legate, al conferimento sbagliato dei rifiuti e al loro abbandono indiscriminato, completato dalla scarsa attenzione alla conduzione del proprio animale domestico le cui sue deiezioni fanno bella mostra lungo i viottoli, il quartiere conferma questo suo punto dolente. Nelle precedenti settimane violazioni amministrative erano state accompagnate da forti sanzioni pecuniarie, l’operazione sembrava aver messo un freno all’ indiscriminato abbandono di sacchetti di immondizia sulle stradine dell’antico borgo, ma già nel periodo natalizio e nei giorni post Epifania, i luoghi del centro storico hanno riproposto condizioni ambientali nuovamente poco gratificanti. La task force si era prefissato l’obiettivo di promuovere un’attività di contrasto e di prevenzione a tutela dell’ambiente e del decoro urbano, per arginare questo sconcertante malcostume. Uno speciale gruppo operativo composto dalla collaborazione degli operatori della Sarim, delle guardie ambientali, della polizia locale e dal servizio ASL Veterinario di Eboli, aveva preparato una campagna per sensibilizzare gli abitanti sulle buone pratiche di decoro e pulizia urbana, diffondendo inoltre informazioni utili ai proprietari di cani sulla raccolta delle deiezioni canine evitandone l’abbandono su marciapiedi, strade e giardini. “Quello delle deiezioni canine è un problema che abbiamo riscontrato durante le nostre passeggiate serali. Mi dispiace per il centro storico di Eboli perché esso conserva ancora molto fascino e resta per noi un luogo ricco di atmosfere suggestive, vissute spesso in camminate romantiche e rilassanti, che allo stesso tempo permettono l’ amorevole piacere di osservare le tante chiese ricche di storia e fascino o di esaminare gli innumerevoli edifici, investigando sulla loro storia e sui loro avvincenti aneddoti, che ci fanno ritornare alla mente i momenti della nostra giovinezza. Proteggere questo luogo significa preservare l’identità storica e culturale di Eboli, un patrimonio inestimabile che merita di essere tramandato. Le vecchie case non sono solo muri, ma custodi di storie, tradizioni e identità. Ogni angolo del borgo antico è un pezzo di noi, un patrimonio da vivere e conservare. Spesso in questa zona vengono promosse diverse attività culturali e turistiche che però devono essere valorizzate dal corretto comportamento dei suoi abitanti – ci riferisce Paolo che da Torino, in visita alla sua città natale, in compagnia della propria moglie, percorre le stradine del centro antico”. Le svariate iniziative, promosse dalle tante associazioni culturali sono finalizzati a migliorare la vivibilità degli spazi collettivi, per ricreare un’atmosfera autentica che richiami l’identità storica del luogo ma come invece spesso accade questi sforzi sono vanificati dal deturpamento ambientale della zona che già nel post festività si mostra nuovamente imbruttita da discariche di rifiuti abbandonati ed escrementi di animali che fanno bella vista lungo i percorsi dei suoi viottoli, condizione che fanno il paio con una percezione di sicurezza spesso verificata da ripetuti comportamenti poco piacevoli di alcune persone: “come molte volte accade, ci troviamo a imbattere in ragazzi che con fare molto allegro e spesso volgare, bivaccano o bevono, lasciando i resti della loro sosta sui muri o lungo le vie del posto, questi atteggiamenti non sono un segno di tranquillità per noi per cui ci vediamo costretti a interrompere la passeggiata e ritornare indietro per altri percorsi – ci dice invece Sandro, mentre Elena commenta lo spregio delle regole del vivere civile con riferimento all’indiscriminato abbandono dei rifiuti, che per lei non trova nessuna giustificazione accettabile”. Facebook è spesso vetrina di questi atteggiamenti sconsiderati e con le pubblicazioni di foto di abbandoni di sacchi di rifiuti o resti di alberi natalizi, mostrano al pubblico l’esistenza di certi comportamenti duri a morire. Queste situazioni impongono dunque di tenere alta l’attenzione e lavorare a soluzioni incisive in sinergia con i cittadini affinché tranquillità, benessere e pulizia riaffiorino lungo le strade della nostra città.
GIUSEPPE SANFILIPPO