Arte

Luce e Ombra: La Magia del Caravaggio Rivive nella Fotografia a Salerno

today2 Marzo 2025

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Salerno. Il 1 marzo 2025, l’associazione fotografica Fotogramma Zero di Cava de’ Tirreni ha “scritto con la luce” una propria iniziativa nell’ambito del prestigioso evento organizzato al Complesso San Michele di Salerno… l’ex convento del XI secolo, restaurato e adibito come ambiente aperto per eventi di carattere culturale e sociale

L’evento in questione – per l’appunto – si congiunge alla celebre opera La presa di Cristo del Caravaggio, proveniente dalla Collezione Ruffo, che per la prima volta è esposta in città (dal 5 gennaio al 23 marzo) in una mostra curata da Don Giovanni Citro e Francesco Petrucci, sotto l’egida della Fondazione Carisal. Ed è proprio in questa “istantanea” che l’associazione Fotogramma Zero, da sempre impegnata nella promozione della cultura e della bellezza attraverso la fotografia, ha voluto cogliere l’occasione per approfondire il legame tra la tradizione pittorica e la fotografia contemporanea. Infatti, l’associazione, costituita da un gruppo di amici uniti dalla passione per l’arte in tutte le sue forme, ha messo in atto nuovamente il progetto ambizioso che si prefigge volto a valorizzare la comunità e a diffondere la cultura visiva, organizzando una visita guidata dedicata ai soci, non solo per esplorare l’opera di Caravaggio, ma anche per favorire un incontro tra due mondi artistici.

Per quanto concerne la visita, si è caratterizzata da due “negativi” uno teorico e uno pratico, sviluppati da due “Operatori Museali Speciali” – istituiti per l’occasione dall’associazione – che hanno allietato sapientemente l’incontro: il fotografo professionista Gerardo Albano e la responsabile dei progetti culturali Corinna Fumo, che hanno tenuto un intervento mettendo in luce i rapporti storici tra la fotografia e la pittura, con particolare attenzione all’uso della camera “obscura”. Questo strumento, precursore della moderna macchina fotografica, ha avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’arte, influenzando grandi maestri come Masaccio, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci e Canaletto. L’escursus artistico ha portato i partecipanti a esplorare l’evoluzione della rappresentazione visiva, dal II secolo A.C. fino all’invenzione della fotografia nell’Ottocento. Il focus si è concentrato sull’analisi dello stile di Caravaggio, in particolare sulla sua maestria nell’uso della luce e del chiaroscuro, elementi che caratterizzano profondamente la sua opera e contribuiscono a trasmettere significati più profondi e spirituali. La luce, simbolo della vita e della trascendenza divina, è emersa come protagonista indiscussa della narrazione artistica. La seconda parte dell’evento, invece, ha visto l’allestimento di un laboratorio fotografico estemporaneo, in cui i soci hanno potuto cimentarsi nella realizzazione di ritratti in stile “caravaggesco”. Utilizzando flash di studio e diverse modalità di illuminazione, i partecipanti hanno esplorato il potere della luce, cercando di catturare l’essenza del realismo del Caravaggio. Questo viaggio, attraverso le sfumature di luce e ombra, ha invitato i soci a riflettere sull’importanza della luce nell’arte, sia pittorica che fotografica, rivelando la bellezza che emerge dal buio.

Anche Fotogramma Zero, dunque, ha potuto abbracciare la straordinaria eredità di Caravaggio, riunendo appassionati e artisti in un dialogo vibrante e creativo, contribuendo con le proprie peculiarità associative alla crescita culturale e artistica, un’occasione per unire diverse forme di espressione e per celebrare la bellezza dell’arte in tutte le sue sfaccettature…. in un’epoca in cui la condivisione e l’unione sono più importanti che mai poiché eventi come questo, dimostrano come la cultura possa essere un potente veicolo di connessione e di crescita per la comunità.

Scritto da: Martina Farina

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