I figli se ne vanno. di Carla Ingenito

È carnevale le strade sono piene di coriandoli colorati , ogni singola fessura dei pavimenti che lastricano le strade di como ne contiene un’infinità , li calpesto svogliatamente ricordando un caschetto biondo che agitava fiero il suo mantello di batman … Quando è successo che è diventato un uomo? Dove ero mentre loro crescevano senza il mio permesso? Io li volevo ancora nel mio lettone con gli occhi stropicciati e l’odore di vaniglia… Ma , senza voler fare politica spicciola e sbrigativa, i nostri ragazzi sono “ emigranti” e noi restiamo soli a raccogliere i cocci del nostro cuore ridotto in piccoli pezzi suddivisi tra Milano, lugano e Roma…

Noi che abbiamo ancora un mutuo da pagare per una casa dove sono rimaste scrivanie vuote con fili di computer rimasti monchi e orfani dei loro monitor ci aggiriamo smarriti dentro un’immensa città come milano in cerca del palazzone che contiene gli uffici dove c’è la nostra stellina per approssimarci ad un altro doloroso “arrivederci “ … Non so se ci sia un termine per definire i genitori dei figli che se ne vanno ma io mi sento come quel filo monco sulle loro scrivanie vuote … I figli che se ne vanno sono motivo di grande orgoglio, almeno per noi , ma un fallimento della nostra meravigliosa italia spezzata in due come il nostro 💓 .

Carla Ingenito

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