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EBOLI: D.U.P. 2025/2027. Ultima parte : il merito , punto per punto. di Gerardo Rosania

today14 Marzo 2025 14

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EBOLI: D.U.P. 2025/2027. Ultima parte : il merito , punto per punto. di Gerardo Rosania.

 

Credo sia opportuno chiudere il lungo viaggio nel D.U.P. 2025/2027 del Comune di Eboli andando nel merito della proposta programmatica, punto per punto.

 

URBANISTICA

Il 2025 , dice il DUP, sarà l’anno buono per la approvazione del Piano Urbanistico Comunale.

Lo speriamo! Lo si aspetta da oltre 15 anni.

Questa Amministrazione ne aveva promesso la approvazione nel 2023, poi nel 2024. Visto il procedimento, se lo si adotta nelle prossime settimane vuol dire che lo avremo operativo a partire dal 2026.

Troppa lentezza! Non si evince alcuna spiegazione di questi ritardi. Bruttissimo segnale.Ogni spiegazione, quindi, è legittima .

Da quello che si legge nel DUP non si evince alcuna raccordo con la pianificazione urbanistica in elaborazione , in contemporanea, in altri comuni della Piana! Pessima scelta!

Non si fa cenno a quello che dovrebbe essere il disegno della città.

Aspetteremo la effettiva adozione del PUC per capire se sono previste aree verdi nella città ( parchi comunali come nelle altre realtà dell’Area.).

Nel DUP nulla si dice su cosa succederà dell’Area ex Pezzullo, o dell’area all’inizio di via Giovanni XXIII.

Ci saremmo aspettati parole chiare rispetto al blocco del consumo del suolo agricolo e rispetto al ridimensionamento delle aree coperte a serre.

Quello su cui il DUP invece è esplicito è il tema delle ” flessibilità delle regole: sarà il mercato a determinare eventuali variazioni di destinazione di aree.

La domanda diventa: e il ruolo di programmazione del pubblico? Il famoso disegno della città?

 

AREA INDUSTRIALE:

Anche qua manca nel DUP una impostazione culturale ” sovracomunale”.

L’area industriale di Eboli con quella di Battipaglia rappresenta una delle più grandi del Sud Italia.

Ci sono problemi di infrastrutturazione a partire dalla antica questione della uscita autostradale dedicata , che libererebbe gli attuali svincoli di oltre 1.000 camion al giorno.

La questione non sembra rientrare negli obiettivi della Amministrazione.

Non sembra si colgano indirizzi chiari rispetto alla gestione dell’Area PIP. Rimane la anomalia di aree industriali confinanti e con gli stessi problemi, che dovrebbero viaggiare insieme ma che , invece, sono gestite in modo differente;

In tale logica sarebbe interessante capire se si intende , o meno, lavorare sulla realizzazione di una sorta di interporto per il cambio di vettore del trasporto merci. Questione che ovviamente , se ritenuta ancora valida, va affrontata in una logica di area.

 

TURISMO BALNEARE

Si rimanda anche qua ad un documento ( il Master Plan!) che ha assunto, a sua volta, le caratteristiche della tela di Penelope. Fermo restando la assurdità di un piano che , per le sue dimensioni, tende a negare la specificità della costa del Sele come cerniera fra quella Amalfitana e quella Cilentana.

In attesa del Master Plan mi domando se non sarebbe stato il caso di porsi degli obiettivi a breve termine a partire dalla manutenzione ordinaria. Avere per tutta l’estate oltre 130 punti luce spenti, e continuare ad avere oltre 30 pali della illuminazione abbattuti non è una bella cartolina di benvenuto sulla nostra costa.

Si pone un problema sulle spiagge libere. Perché gli spartifuoco che conducono sulle spiagge libere devono restare chiuse con le sbarre?

A mio avviso le spiagge libere dovrebbero essere raggiungibili, attrezzate e mantenute .

C’è un problema di sorveglianza , per combattere fenomeno di illegalità e debellare il negativo fenomeno dei parcheggiatori abusivi.

C’è un vago accenno alla pineta, sulla cui valenza ambientale e paesaggistica non ho lo spazio per dilungarmi, ma non sarebbe il caso di porsi il problema della raccolta delle pigne che potrebbe rappresentare una entrate da destinare ,poi, in modo dedicato sulla manutenzione della intera fascia.

 

TURISMO RELIGIOSO

Sottolineo come un fatto di assoluta positività la previsione, contenuta nel DUP, di riprendere il discorso del comuni di San Vito ( cosa che precedenti amministrazioni , sostanzialmente inutili, avevano collocato nel dimenticatoio) così come credo meriti un plauso , sul terreno culturale e non solo, , il proposito di riprendere il discorso del gemellaggio con Pastrana.

Sul turismo religioso , comunque, credo sarebbe stato il caso di osare ancora di più:

– valorizzazione della presenza del Santuario dei Santi Cosma e Damiano;

– avrei ripreso il discorso della struttura della ” Casa del Pellegrino”, che era stata pensata proprio in riferimento alla presenza del Santuario;

– Avrei posto l’obiettivo di riprendere il gemellaggio con la città di Koriolov in Russia, sempre nel nome di San Cosma e Damiano, ma anche per inserire Eboli in un dibattito politico nazionale ( come già altre volte la politica lo ale ha saputo fare!)che deve porre la questione della pace al centro.

-Credo che una riflessione sulle sagre e fiere legare alle feste religiose locali, a partire da quella del Santo Patrono, sarebbe stato opportuno avanzarla.

-Non mi è sembrato di cogliere alcun proposito rispetto ad un evento che , ad Eboli, si ripropone ogni 25 anni : la uscita della Pietà e che storicamente un evento che richiama migliaia di fedeli.

-C’e un problema di recupero di alcune chiese della città, che non può vedere il Comune estraneo. Il recupero della Madonna di Loreto vede uno straordinario impegno di cittadini e associazioni che non devono essere lasciate solo anche sulle questioni burocratiche.

Ma sul territorio e nel centro antico abbiamo altre strutture religiose che sarebbe bello recuperare e rendere visitabili . Così come porsi il piano di un recupero , anche ai fini di un vero e proprio percorso di visita, delle edicole votive potrebbe essere un segnale importante.

 

TURISMO AMBIENTALE

Credo che sia decisamente da condividere il recupero di San Donato e del percorso dell ‘Ermice.

Mi sembra , tuttavia , opportuno approfondire le modalità di gestione di quelle aree una volta recuperate.

 

TURISMO E INIZIATIVE CULTURALI ED EVENTI:

Sicuramente positivi l’appuntamento col mese del libro e la riscoperta di Eboli città Sveva .

Nel D.U.P., tuttavia, non mi sembra si ponga grande attenzione alla promozione ed alla incentivazione della ricerca , delle pubblicazioni e della promozione della cultura, della storia, delle tradizioni e delle leggende proprie del nostro territorio.

Così come direi che non si sia adeguata riflessione sulla valenza di quell’immenso patrimonio rappresentato dall’archivio fotografico ” Gallotta”.

Rimane , altresì, non opportunamente affrontato il problema derapporto fra la struttura del ” Palasele” e delle iniziative e degli eventi che ivi si organizzano, con la città.

Ritengo che maggiormente si sarebbe dovuto insistere su iniziative rivolte al mondo Giovanile , anche attraverso la costruzione di appuntamenti con le nuove tendenze musicali. ( Se si intende aprire una linea di attenzione , con le inevitabili ricadute positive, verso le. Dove generazioni che, abbiamo visto, tendono a lasciare la nostra città!)

Egualmente non si evince una chiara proposta , anche culturale o comunque disattenzione, verso le fasce demografiche più anziane ( eppure , abbiamo visto, che la popolazione ebolitana è oggetto ad un marcato processo di invecchiamento.)

 

CENTRO ANTICO.

Dopo 3 anni non mi sembra si sia vista particolare attenzione verso la parte antica di Eboli.

ZTL, parcheggi, navette, spazi verdi ecc. Si presentano come proposte sicuramente interessanti e , ovviamente , estremamente condivisibili. Ma anche qua, dopo 3 anni , occorrerebbe motivare il perché, nonostante i ripetuti incontro coi cittadini , fino ad ora queste questioni non hanno trovato risposta.

Il rischio, in questi casi, è di minare la credibilità dei documenti che ripropongono ripetutamente determinati obiettivi.

Rimangono , inoltre, non adeguatamente affrontare questioni come:

– interventi puntuali , tesi alla valorizzazione di spazi , strade, vicolo o scalinate del centro antico. Anche recuperando ” scempiaggini” commesse negli ultimi anni ( gradinate spianate, fontane ridotte a pezzi , pavimentazioni in cemento o in materiale per nulla in sintonia col contesto ecc.) se entriamo nell’ordine di idee che il centro antico merita un riguardo e una attenzione particolare.

– Non è chiaro cosa la Amministrazione voglia fare rispetto ad immobili tutti comunali ( palazzo Varriale/Paladino/La Francesca) o rispetto ad immobili parzialmente Comunali ( palazzo Conti!) .

Poca attenzione rilevo rispetto alla questione del castello Colonna in termini di recupero e di utilizzo.

 

AGRICOLTURA

Abbiamo già vista che la agricoltura rimane una delle principali fonti di ricchezza del territorio.

Tuttavia il D.U.P. su questo tema si presenta abbastanza ” scontato” e con indicazioni che appaiono poco incisive.

13 soggetti fra partiti , associazioni e movimenti , avevano presentato una proposta deliberativa di ampio respiro sui temi della agricoltura, che andavano dalla necessità di aprire un confronto con la Regione, alla tutela della qualità del prodotto e della Sua tracciabilità, alla salvaguardia delle piccole e medie imprese, alla tutela del suolo agricolo alla necessità di un osservatorio sui problemi della agricoltura , al contrasto allo sfruttamento della manodopera ( per lo più straniera!) , alla questione della azienda regionale Improsta , alle questioni legate al ruolo del consorzio di bonifica, alla riduzione della copertura del suolo con le serre , fino allo sviluppo dell’agriturismo ed ai problemi dell’acqua per la irrigazione.

La Amministrazione ha fatto la scelta di non portare in discussione al Consiglio Comunale quella delibera , a cui ovviamente rimando, in una logica minimalista del tema agricolo. Questa impostazione di insufficiente attenzione verso questo settore produttivo lo si rileva anche nel DUP.

 

SICUREZZA

Anche su questo argomento la impostazione della Amministrazione appare insufficiente e , in definitiva, abbastanza scontata .

Anche qua forze politiche , associazioni e movimenti avevano presentato un documento di indirizzo, che partiva dalla preoccupazione verso una situazione dove : spaccio di droga, lotte per il controllo delle piazze di spaccio ( che nel giro di un paio di anni hanno determinato un morto, diverse sparatorie, incendi di auto, esplosioni , risse ecc.) o fenomeno come l’usura, furti in appartamento e la presenza di una micro criminalità particolarmente invasiva, stanno determinando forte preoccupazione nella città.

Il documento, al quale rimando per intero, prevedeva azioni di repressione ( aumento forze dell’ordine e coordinamento degli interventi) , di controllo ( attraverso sistema di video camere , ) , di misure specifiche ( tramite la sottoscrizione di patti di Sicurezza urbana , individuazione di aree a rischio nel regolamento di polizia urbana, interventi sindacali sul consumo di alcool) ed interventi di prevenzione (progetti e presenze nelle scuole con progetti specifici, recupero ed alla tutela del.decoro urbano ecc.), scelte chiare ed inequivocabili rispetto alla acquisizione dei beni confiscati alla criminalità ed al contrasto all’abusivismo edilizio .

 

LAVORI PUBBLICI.

Lascia perplessi, se non allarmati , il dato riportato nel DUP di progetti non ancora conclusi.per 21.570.249 euro a fronte dei quali la spesa è stata di solo 39.968 euro.

Un dato che probabilmente avrebbe richiesto qualche parola di spiegazione.

Non è chiaro perché , a fronte diella possibilità di accedere ad un vero fiume di finanziamenti , ( PNRR, ristoro Terna, fondi europei ecc.) si decide di assumere mutui per circa 3,5 milioni di euro per opere di viabilità, aggravando lo stato di indebitamento del Comune.

Non è chiara, o per lo meno non esplicitata, la progettualità relativa all’utilizzo dei fondi PRIUS pari a circa 14.000.

 

SANITÀ

Non mi sembra di cogliere le opportune scelte rispetto ad un processo di depotenziamento della struttura ospedaliera cittadina che, periodicamente , sale agli onori della cronaca per scelte incomprensibili come quella ultima del laboratorio di analisi , o per la cronica carenza di personale.

Anche su questa tematica lascia perplessi la insufficiente impostazione sovra comunale a partire dalla antica e irrisolta questione dell’ospedaleri unico della Piana del Sele.

Rimane Senza risposte adeguate dai livelli locali una domanda:

Cosa accadrà della struttura ospedaliera nostra allorquando nascerà il mega ospedale da 730 posti letto a Salerno a 15 Km?

 

SPORT

Nel DUP si evidenziano alcune indicazioni in questo campo , che rimane uno dei punti fondamentali della crescita sociale di una comunità ( oltre agli aspetti legati alla salute !) .

Si evidenzia la necessità di un intervento definitivo sulla copertura del Palasele , ormai indispensabile. Nulla viene detto sul perché bsi è lasciato che quella struttura si riducesse in quel modo.

Non viene evidenziato cosa si intende fare rispetto alla necessità di intervenire sullo stadio ” Dirceu” a partire dalla pista di atletica.

Non mi sembra si colga un discorso di potenziamento e di completamento dell’impiantistica presente nell’area di Serracapilli, dove , forse, la realizzazione di una piscina comunale sarebbe qualcosa su cui riflettere.

Sarebbe , probabilmente, giunto anche il momento di una riflessione sulla gestione della grande impiantistica.

Interessante, viceversa, appare il discorso sugli spazi dedicati allo sport, presenti nelle scuole.

 

POLITICHE SOCIALI

La creazione dell’ASSI non ritengo possa esaurire le politiche sociali.

Occorrono indirizzi chiari, che a fronte dei dati demografici che abbiamo visto, tengano dentro politiche di accoglienza e di inclusione , politiche della casa, politiche per le fasce sociali più deboli.

Mi limito qua , per ragioni di spazio, a condividere quanto riportato nel documento di Sinistra Italiana : ” il DUP mette in evidenza il silenzio dell’indirizzo politico rispetto al dovere di programmare le politiche di Welfare territoriale in coerenza con le programmazioni triennali di ambito. E nel rispetto del Piano Sociale Regionale.

 

In conclusione richiamato il ruolo straordinariamente importante rivestito dal D.U.P. di un Comune ( di cui nella prima parte) , alla luce del quadro economico/sociale dei dati riportati ( di cui alla seconda parte!) , in considerazione di una impostazione sovracomunale che molti dei temi del DUP richiederebbe ( Terza parte) e delle indicazioni e delle scelte sui singoli Spetti della programmazione del DUP ( quarta parte ) , e pur non sottovalutando il lavoro teso a dare , finalmente , a quello steumento di programmazione triennale un carattere politico degno di essere discusso, se io fossi stato in Consiglio Comunale avrei votato contro perché evidentemente insufficiente a determinare una svolta nella nostra Eboli.

Scritto da: Marco Naponiello

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