Riduzione gap Nord-Sud, accesso al credito, valorizzazione delle peculiari eccellenze e rete istituzionale: questi in sintesi i temi trattati nel convegno.
Presenti oltre al Sindaco Massimo Cariello e l’Assessore, Marina Cerrone, varie personalità del mondo agricolo, come l’ex assessore regionale Vincenzo Aita, il rappresentante GAL Cilento, Bruno Falivene, insieme ad imprenditori ed agronomi come la giovane talentuosa Iolanda Busillo ed i consiglieri LEU, Antonio Conte (capogruppo) ed Antonio Petrone.
Nell’aula consiliare Isaia Bonavoglia, si è tenuta nella serata di lunedì 3 febbraio, un interessante dibattito sullo sviluppo dell’Agricoltura nella Piana del Sele, la quale è cosa risaputa anche all’estero, essa assurge a terra di eccellenze produttive riguardanti la quarta e quinta gamma, il florovivaistico e dulcis in fundo la filiera e della mozzarella di bufala.
I Binari su cui si è dipanato il dibattito ”La nostra agricoltura, la nostra ricchezza e il nostro futuro!” sono stati i seguenti:
- La difesa della biodiversità;
- La valorizzazione delle nostre produzioni;
- La sovranità alimentare in difesa dei consumatori e dell’ambiente;La rigenerazione delle aree interne per sostenere la multifunzionalità delle imprese agricole;
- La sicurezza alimentare a garanzia della nostra salute:
- La difesa e la tutela del suolo agricolo;
Ne abbiamo parlato con il presidente dell’ associazione, Sviluppo Agricoltura Progresso, Daniele Petrone ( ex consigliere comunale e membro del direttivo nazionale della C.I.A. ) in esclusiva per questo magazine ad inizio di manifestazione, relazione poi reiterata in sede pubblica.
Nel suo prologo Daniele Petrone ha ringraziato l’Amministrazione eburina per la sua sensibilità all’argomento.“Questa iniziativa apre un riflettore sulla sicurezza alimentare, difendendo il settore non in modalità bucolica, ma che si faccia promotore delle piccole aziende oltre che contrasti il caporalato. Certamente noi non ci rapportiamo coi colossi del nord-Europa che grave danno ci hanno arrecato, ma bensì con il bacino del Mediterraneo con prodotti di qualità. Il made in Campania soffre di una crisi strutturale che soffre un gap infrastrutturale e tecnologico con il Nord del Paese!” Continua spedito l’esponete associazionale:“L’agricoltura come fattore di pace e crescita generale, la quale va sostenuta dalle amministrazioni locali non sottraendo territorio a finalità agricola, contro le speculazioni: pensiamo all’Istituto Orientale e ai cespiti di ogni singolo territorio che debbono essere utilizzati solo a tal fine, in un momento di dialettica costruttiva per comprendere le potenzialità sinergiche da metter in campo con il mondo della ricerca, nella fattispecie con l’azienda Improsta. La IV e V gamma sono momenti importanti come la filiera bufalina, ma senza un programmazione seria non avremo dei risultati, la concorrenza dei mercati? un mezzo potrebbero essere i marchi i quali specie negli ultimi tempi, ad esempio penso gli oli, sono stati perduti ad appannaggio delle multinazionali, mentre i nostri prodotti soffrono la concorrenza delle adulterazioni globalizzate.” Termina Daniele Petrone con delle osservazioni di buon senso che dovrebbero farci riflette, ossia di quanto in nostri prodotti siano stati snaturati (ad esempio i carciofi), ed oramai classificati solo con delle sigle per colpa delle industrializzazioni, peraltro figlie delle manipolazioni genetiche:” Ci vuole un’agricoltura dinamica che guardi i mercati e possa crescere sugli stessi, senza abbondare la sapienza contadina, ossia dal seme al sapore, contro le massificazioni, adesso reggono solo le filiere organizzate che hanno spalmierato ricchezza. Di certo le risposte non solo i Distretti Rurali che sono obsoleti come si accinge a varare con cadenza, la nostra Regione; si devono conservare i genomi e le antiche conoscenze. Noi abbiamo dei patrimoni innaturali unici, come la Dieta Mediterranea e le bellezze dei posti. Dunque come accade in Toscana, dove nella mente del turista si fondono: paesaggio, arte ed enogastronomia, altrettanto dovremmo stimolare per i nostri meravigliosi territori!”
Interessanti anche gli altri interventi consumati nel corso della serata:
Dopo l’introduzione di Vito Aita ( Mediterranea Passione) che ha da subito evidenziato il carattere non tecnico dell’incontro ma bensì generalista, stigmatizzando come la Piana del Sele sia il cuore pulsante dell’economia regionale con le sue specifiche in campo agricolo, ma anche lamentando un Sud perennemente abbandonato a se stesso.
Dopo si è passati ad Antonio Conte, (capogruppo consiliare LEU), che oltre a compiacersi dell’iniziativa ha evidenziato l’abbandono delle piccole imprese che invece tutelano a differenza delle grandi l’ambiente, auspicando che aziende come l‘Improsta ( di profilo regionale e scientifico), prosegua nella ricerca ed il PUC (Piano Urbanistico Comunale), salvaguardi il territorio a vocazione agricola non permettendo speculazioni di sorta (es. terreni Istituto Orientale), concludendo il suo sintetico intervento:”..è necessario che le istituzioni territoriali facciano rete per salvaguardare il comparto!”
Il Sindaco Massimo Cariello, prendendo la parola ha rivendicato le iniziative poste in essere dalla sua Amministrazione, come il centro universitario nell’azienda Improsta, un momento significativo di crescita parimenti alla tutela e salvaguardia dei terreni agricoli nel PUC, (Terreni Orientale) da lasciare intatti con destinazione agricole, come anche in campo di socializzazione con l’iniziativa del centro storico con il “Forno di Vincenzo”, valorizzando le vecchie farine. Per passare repente alla lotta all’abusivismo con un finanziamento di quasi un milione e mezzo:”..abbiamo una ortofrutta, florovivaistico, zootecnia che son eccellenze e ragioniamo con i comparti e con i comuni viciniori, anche per il Masterplan della fascia costiera, da Salerno a Castellabate, lotta al caporalato ed allo sfruttamento dell’immigrazione che sono fondamentali per il rilancio (vedi anche sfruttamento della prostituzione), e va detto che le battaglie sociali per l’agricoltura hanno visto in alcune personalità del territorio, nel corso dei decenni, dei protagonisti assoluti (Aita, Masillo etc)!” Conclude il primo cittadino:”..vanno tutelati i piccoli produttori, un ragionamento che insieme e ripeto insieme, possiamo fare coordinandoci tra più enti, per il rilancio della piccola impresa agricola!”
L’Assessore al ramo del Comune Marina Cerrone, ha postoanch’essa l’accento sull’importanza della piccola impresa in collaborazione con l’Improsta per un discorso di conservazione genetica:“..abbiamo un evolversi sul territorio, la materia prima ha perso terreno danneggiando le aziende conserviere in ambito quantitativo e danneggiando cosi la qualità, con un occhio alla tutela della biodiversità; noi come Ente siamo disposti ad istituire un tavolo tecnico con i vari attori per fare rete e dare risposte concrete a chi ha interesse in questo settore!”