OGGI LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE: MENO MANIFESTAZIONI ED EVENTI SOLENNI CAUSA CORONAVIRUS
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OGGI LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE: MENO MANIFESTAZIONI ED EVENTI SOLENNI CAUSA CORONAVIRUS

 

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Festa delle donne sottotono, il rischio virus ferma gli eventi

di Simona Verrazzo

Festa della donna forse un po’ sottotono. Tutta colpa dell’emergenza Coronavirus. Chi se lo saremme mai immaginato. La Giornata internazionale della donna che il nostro paese si appresta a celebrare domani sarà sicuramente diversa, rispetto a quelle degli anni passati visti i numerosi eventi che sono stati cancellati questo fine settimana, in ottemperanza alle disposizioni del governo per cercare di arginare la diffusione del Covid-19. Convegni, cortei in strada, appuntamenti culturali, artistici e scientifici, manifestazioni sportive, happening tra il mondano e il culturale. Tutto o quasi tutto è stato annullato, compresa la cerimonia in programma per domani al Quirinale.

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La festa della donna, tra mimose e slogan d’ordinanza, è sempre stata l’occasione per manifestazioni di protesta, pacifica, in cui rivendicare i propri diritti, ma tra gli eventi bloccati stavolta c’è anche lo sciopero femminista, previsto lunedì a Bologna, lanciato dal movimento Non Una di Meno, al quale avevano anche aderito sigle sindacali come i Cobas, i Cub, l’Usb e alcune strutture regionali della Cgil.

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Stavolta si ferma persino la musica, di ogni genere, in tutta Italia. Sempre a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, tanti gli appuntamenti che sono stati cancellati: stop alla lezione La musica e le donne nel XX secolo, che avrebbe dovuto tenere la musicologa Fiorella Sassanelli, così come la guida all’ascolto dedicata alla voce della grande Ella Fitzgerald. Torino si è dovuta arrendere al piccolo virus arrivato dalla Cina e piazza Castello non si tingerà di rosa: è stata cancellata la corsa Just The Woman I Am, a sostegno della ricerca universitaria sul cancro, organizzata dal sistema universitario piemontese che è formato in primis dall’ Università degli Studi di Torino, dal Politecnico di Torino e dal Centro Universitario Sportivo torinese. L’evento, uno dei più attesi dell’anno, è al momento rimandato a data da destinarsi. Da nord a sud, l’Italia è costretta a fare un passo indietro e si trova uniformata nella decisione di dover passare la mano, ridimensionando tanti appuntamenti di prestigio per non alimentare il contagio.

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L’emergenza sanitaria in atto sta facendo passare in secondo piano anche la XXIX edizione della Settimana Scientifica e Tecnologica. Per l’occasione il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria aveva organizzato una due giorni speciale: oggi Aperiscienza dedicato alle donne e domani un happening per far stare assieme mamme e figli, Scienza express Spettacolo dedicato ai bambini. Entrambe le iniziative sono state cancellate. Bloccata anche l’attività del Moica (Movimento italiano casalinghe), con tutti i gruppi al livello regionale costretti a far slittare al prossimo anno eventi preparati da mesi. Nella Lombardia blindata dall’emergenza, il Moica Brescia Leonessa già era stato costretto a disdire la tavola rotonda La presenza assente delle donne, a cui avrebbe partecipato la vice-sindaco Laura Castelletti e Claudia Speziale, del gruppo Toponomastica Femminile.

Sul territorio in zona gialla di Brescia, sempre con logo Moica, sono decine gli appuntamenti saltati questo week-end.

Il Veneto, con Venezia già senza il Carnevale, è costretto a non portare avanti tante manifestazioni, anche teatrali. Il Teatro Stabile del Veneto ha annunciato che sono tutti cancellati gli spettacoli e gli eventi in programma fino all’8 marzo nei teatri Verdi di Padova, Goldoni di Venezia e Mario Del Monaco di Treviso. E quando i sipari restano abbassati si sfida il Coronavirus con la tecnologia. In Friuli-Venezia Giulia, il Teatro Trieste Trentaquattro, in collaborazione con un gruppo di artisti di Piacenza, ha realizzato un video-spettacolo sul ruolo della donna, poiché sul palco non saranno in scena. Il filmato sarà visibile domani sulle pagine Facebook di Teatro Trieste Trentaquattro, di ChezActors e di Associazione Icon.