Il Presidente dei ministri, Giuseppe Conti, ieri sera 06//4/2020, in conferenza stampa, ha deliberato il decreto a favore delle imprese e della scuola. Ecco quanto ha dichiarato in diretta televisiva.
<<Diamo liquidità immediata per 400 miliardi alle nostre imprese che siano grandi, medie o piccole, così distribuite: 200 miliardi, finanziamento per il mercato interno; altri 200 miliardi per potenziare il mercato dell’export. È una potenza di fuoco; un intervento così poderoso durante la storia della nostra Repubblica a favore del finanziamento alle imprese non c’è mai stato. È una cifra enorme>>. Poi, il Presidente ha spiegato come i soldi giungeranno alle imprese. <<Le somme verranno erogate attraverso i canali finanziari, con la particolarità che è lo Stato a garantire perché tutto avvenga “celere”, ”spedito”, ”sicuro”, con un occhio di riguardo alle piccole e medie imprese>>. Ha aggiunto che l’erogazione avverrà anche con un finanziamento dello Stato, attraverso la “SACE”, <<Una società che è e rimarrà nel perimetro dei “depositi e prestiti” per potenziare lo “strumento” (Golden Power, n.d.r.) adottato a beneficio soprattutto delle medie e grandi imprese, anche se possono attingere anche le piccole>>. Ha evidenziato, poi, i provvedimenti circa il fisco: sono stati <<Varati importanti misure fiscali con sospensione di vari pagamenti e le ritenute di contributi anche per il mese di aprile e maggio>>; ha illustrato <<Lo strumento adottato, la Golden Power, per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualsiasi attività di “un minimo rilievo strategico” nel nostro paese, imponendo anche nuovi obblighi di trasparenza finanziaria; attraverso esso potremo controllare quelle che sono operazioni societarie….e tutti i settori saranno presidiati da questo strumento. Grazie ad esso lo Stato può intervenire quando ci sono acquisizioni superiori al 10%>>. Conte ha deciso, quindi di avvalersi della Golden Power, uno strumento creato nel 2012, un’opzione che consente ai governi di intervenire più pianamente nell’attività delle società che operano in settori strategici. Il governo acquisisce “poteri speciali” nelle decisioni prettamente economiche come l’acquisto di partecipazioni, porre veti o imporre determinate delibere societarie per alcuni settori, come “Difesa”, Energia, Trasporti, Comunicazioni, Alimentari, Sanitario, Assicurativo; ma anche altri settori che il governo riterrà strategici per il paese.
È stato approvato anche il decreto per la scuola, in cui emerge lo spartiacque nella data del 18 maggio, con due possibili scenari, già anticipati da “La Repubblica” nella giornata di ieri; il primo prevede il ritorno a scuola dal 18 maggio a metà giugno. Le scuole superiori sosterranno dal 17 giugno due prove scritte, la prima, d’italiano, con una prova nazionale uguale per tutti; la seconda settoriale; cioè, la seconda prova scritta sarà predisposta dalla commissione d’esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico. Le commissioni d’esame, saranno composte da professori interni e da un Presidente esterno. Per l’esame di licenza media, si legge nella bozza: <<È prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale>>. In pratica, verrebbe prevista una versione più “facilitata” dell’esame.
Il secondo scenario, il più probabile, è che non torneranno più a scuola; in questo caso, i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti. La valutazione finale verrà affidata a un esame orale, “un unico colloquio – spiega la bozza – articolandone contenuti, modalità anche telematiche e punteggio, per garantirne la completezza e la congruità della valutazione”.
Salteranno anche gli esami di terza media. Prevista, si legge nella bozza, “la sostituzione dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione che tiene conto altresì di un elaborato del candidato“. Per gli alunni che hanno lacune formative, è prevista la possibilità “dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019-2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1 settembre 2020, quale attività didattica ordinaria”.