Care ebolitane, cari ebolitani
Oggi celebriamo il momento più importante dell’anno per noi cristiani:
la Santa Pasqua.
Una festa che simboleggia la resurrezione, la rinascita, la vittoria della vita sulla morte.
Una festa di gioia e di pace che, quest’anno, tutti noi ci accingiamo a vivere in un modo del tutto particolare ed inedito.
La situazione di emergenza che stiamo vivendo ci ha costretti a non poter vivere la dimensione del culto come sempre abbiamo fatto: nelle nostre chiese.
Non ci sono state celebrazioni religiose a “porte aperte”, non ci è stato possibile, scambiarci fisicamente nemmeno gli abbracci. E domani, Lunedì in Albis, resteremo responsabilmente nelle nostre case.
È nostro dovere non cedere allo sconforto, non farci persuadere dall’angoscia, non farci sopraffare dalla paura, per vivere i giorni che verranno con la forza ed il coraggio necessari.
Fino ad oggi la nostra comunità ebolitana ha dimostrato grande senso di responsabilità, nel rispetto delle regole e delle misure di sicurezza che la situazione ci impone. Si è dimostrata fin da subito unita, coesa, solidale.
È necessario, cari concittadini, proseguire su questa via e non abbassare la guardia, tenendo aperto il cuore al prossimo, perché anche le difficoltà più grandi si superano tenendosi per mano, sostenendoci l’un l’altro.
Solo facendo così, potremo farcela.
Solo così potremo ritrovare il gusto della socialità, tornare a vivere insieme la preghiera, riscoprire di quella quotidianità che, da un giorno all’altro, abbiamo dovuto abbandonare per far posto unicamente alla necessità.
Solo così potremo rialzarci e risorgere, insieme.
Buona Pasqua a tutti!
