PUBBLICHIAMO INTEGRALMENTE LA NOTA STAMPA DELLA UIL-FPL, CHE PONE PUBBLICI QUESITI SUL FUTURO DEL NOSOCOMIO EBURINO.
Al Direttore Generale A.S.L. Salerno
Dott. Mario IERVOLINO
Al Direttore Sanitario A.S.L. Salerno
Dott. Ferdinando PRIMIANO
Al Sindaco della Città di Eboli
Dott. Massimo CARIELLO
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania
Dott. Vincenzo DE LUCA
Alla Direzione Sanitaria del Presidio Ospedaliero di Eboli
Alla Segreteria Generale UIL FPL
LORO SEDI
A TUTTI I CITTADINI
OGGETTO: EMERGENZA COVID 19 — Chiarimento su ruolo del P.O. Eboli nel contesto emergenziale.
Di seguito i fatti.
Con provvedimento n. 62742 del 9/3/2020, il Direttore Sanitario aziendale ha disposto che “…Nel caso che venga richiesto un trattamento intensivo di…pazienti, lì dove il P. O. Cotugno non dia disponibilità di posti letto, a far data dal 16 marzo p.v., essi dovranno essere trasferiti presso la Rianimazione del PO di Eboli, in attesa dell’allestimento dei posti letto aggiuntivi dedicati a tale patologia presso il PO di Scafati…”
Nel P.O. di Eboli sono stati avviati contemporaneamente lavori-interventi straordinari di ristrutturazione/adeguamento di alcuni reparti tesi a fronteggiare l’emergenza COVID-19.
In particolare codesta Azienda ha individuato come “punti di forza” i Dip. U.O.S.D. Malattie infettive (attualmente operante come Unità Covid-19 h24 altamente specializzata), il Centro di Terapia intensiva con camere a pressione negativa per i pazienti critici (sottostante al Dip. Malattie infettive e gestito dal personale della Rianimazione), l’U.O.0 di Rianimazione.
Il PS è stato fornito di un’area per la gestione dei pazienti sintomatici sospetti, cioè in attesa di definizione dello stato di infezione nonché di somministrazione di cure preliminari.
Pur riconoscendo gli sforzi, non solo logistici ma anche economici, in ottemperanza alle disposizioni Nazionali e Regionali (pubblicate con apposti decreti), si ravvisa che tutto questo ha prodotto preoccupanti e notevoli conseguenze riguardo alla gestione dell’attività ordinaria nel suo complesso, soprattutto, perché, identificato l’Ospedale di Eboli nell’immaginario collettivo, grazie anche a certa stampa fuorviante, quale Ospedale COVID-19, pazienti bisognosi di cure specialistiche preferiscono, ormai da molto tempo, restare al proprio domicilio con patologie non COVD-19 spesso gravi (i casi di aumento di mortalità generale registrati in molti comuni, rispetto ai periodi ordinari, non sono dovuti soltanto alla pandemia ma anche a patologie altrimenti curabili in Ospedale e trascurate dai pazienti stessi, come ad esempio l’infarto miocardico, l’ictus cerebrale o le urgenze chirurgiche in generale) oppure rivolgersi a plessi ospedalieri limitrofi ritenuti più sicuri e soprattutto non-COVID. Questa problematica ha determinato , inoltre, lo sviluppo di un contesto lavorativo pervaso da spirito di naturale preoccupazione ma anche di diffidenza, con possibili ripercussioni negative soprattutto sulla salute dei cittadini.
Tutto quanto sopra, per chiedere alla S.V.:
- di definire formalmente e per sempre che l’Ospedale di Eboli non è assolutamente ed esclusivamente Ospedale COVID-19 ma Ospedale fornito di competenze specialistiche mediche e chirurgiche puntualmente operanti ;
- che le aree di specialità COVID-19 dedicate ed altamente specializzate sono e saranno ben differenziate nell’ambito di percorsi definiti e sottoposti a periodica verifica ed adeguamento da parte degli organi competenti.
Con la certezza di aver contribuito a far luce su alcuni aspetti operativi ed esprimendo il sentimento di preoccupazione, ma anche di fiducia nell’operato delle Autorità preposte, si resta in attesa di quanto richiesto e si porgono cordialità.
UIL FPL Medici P.O. Eboli
dr. Giancarlo Giolítto dr. Angelo Catalano
il Sergretario UIL FPL P.O. Eboli
Vito Sparano