Il Coronavirus, la moderna peste nera, sta mietendo un numero spaventoso di vittime, non solo uccise senza pietà da questo mostro, ma anche dall’indifferenza, dalla solitudine, dalla povertà, dalla violenza. Perché purtroppo se noi ci fermiamo, la follia, la cattiveria, l’egoismo, non si fermano e, continuano ad uccidere: per molti restare a casa non è un rifugio sicuro ma l’inferno, e temono più il proprio mostro personale che il Covid-19. Tanti i casi denunciati e altrettanti non noti, ma esistenti, di violenze subite soprattutto in questo periodo, dove con la coabitazione forzata, donne, bambini e anziani sono costretti a vivere con i loro aguzzini, subendo maltrattamenti sia psicologici che fisici, sfociati spesso nell’omicidio. Notizia recente, di pochi giorni fa, è avvenuta a Milano, dove una donna di 47 anni è stata uccisa con un colpo di fucile dal compagno, una guardia venatoria, che non accettava la fine della loro relazione. In una recente intervista al Messaggero, la dirigente della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma, Pamela Franconieri, ha rivelato un boom di violenze domestiche, aggravate da questa particolare condizione, pregando di denunciare: restare a casa non è un riparo sicuro per chi il mostro ce l’ha accanto nel letto: bisogna segnalare, avere il coraggio di chiedere aiuto; basta chiamare il 112 o il numero 1522. A questo proposito, segnaliamo Il Centro Antiviolenza “MAI PIÙ” (0828 328352), per chi risiede ad Eboli o in zona, un servizio di aiuto a tutte le donne residenti nei Comuni relativi al Piano Sociale di Zona S3 – Eboli Comune Capofila- che subiscono violenza e maltrattamenti. Il centro presenta percorsi di uscita dalla violenza ponendo al centro la libertà delle donne: in via Umberto Nobile, Palazzo Massaioli, è stato inaugurato nel 2017. Di seguito il link da cui potete attingere tutte le informazioni: http://www.socrateonlus.it/centro-antiviolenza-eboli-salerno/
Non lasciamo che la paura, la vergogna e la bassa autostima dominino sulla nostra vita, perché è unica e appartiene soltanto a noi: l’amore non è amore se è obbligo, se è ricatto, se è minaccia, se è paura. L’amore parte dalle carezze, regalatene una a voi stesse, denunciando.