ALTA VELOCITA’ LUNGO LA TRATTA DA SALERNO A REGGIO: SI PROSPETTA UN’ALTERNATIVA- LA RIFLESSIONE DI ERASMO VENOSI
Ambiente Meridione Trasporti

ALTA VELOCITA’ LUNGO LA TRATTA DA SALERNO A REGGIO: SI PROSPETTA UN’ALTERNATIVA- LA RIFLESSIONE DI ERASMO VENOSI

Bisogna constatare che nella Relazione semestrale sul PNRR , Fitto ha avuto il coraggio di dire che alcuni progetti , in particolare quello dell’alta velocità Brescia/Verona/Vicenza/ Padova vanno ricollocati come finanziamento, dal PNRR al Fondo di coesione .
Equivale a spostare la realizzazione ben oltre il 2026.
Immediate le reazioni dei leghisti da Salvini agli assessori di Lombardia e Veneto.
IL Ministro ha scritto nella Relazione , che è “ opportuno e necessario rivedere investimenti e tempi destinati alla TAV considerato che esiste la volontà di “ spostare progetti che non riescono a stare nel PNRR e liberando risorse che possono essere riprogrammate (..) TAV “ la cui situazione è giudicata CRITICA per lo SQUILIBRIO tra DOMANDA E OFFERTA e che si è tradotta , in fase di aggiudicazione , in una percentuale del ribasso d’asta offerto e in una ridotta partecipazione delle imprese alle gare , nella carenza di manodopera , in difficoltà organizzative imputabili a scarso o mancato coordinamento tra soggetti attuatori , con problematiche relative alla cessione dei terreni su cui realizzare le opere , e in problematiche connesse alla rendicontazione e ai criteri di verifica delle misure”.
Se è così sulla Brescia/Padova , figurarsi sulla Salerno/Reggio Calabria !! Qui lo squilibrio tra domanda e offerta è ALTISSIMO !!
Entrambe le linee presentano valori fortemente negativi di Analisi Costi Benefici , cioè zero utilità sociale. Con aumento dei costi del 26% , la Salerno/ Reggio Calabria presenta un valore negativo per oltre 4 miliardi di euro.
Infine disonesti professionalmente e, in contrasto con le norme italiane e comunitarie non aver valutato “ l’opzione zero” ovvero il non far nulla ,che vuol dire velocizzazione e velocizzazione e ammodernamento , spendendo un quinto dei costi attraverso interventi sulla rete costiera attuale come previsto dal DEF del 2020.