Nuove gravissime responsabilità della Regione Campania e dell’Amministrazione comunale di Eboli che ancora una volta penalizzano la nostra città, la sicurezza dei cittadini e la salute pubblica. Autorizzare un impianto di trattamento rifiuti nella nostra area industriale cancella anni di lotte e decisioni consiliari e mortifica il tentativo di sviluppo industriale ed occupazionale della città, il tutto nell’indifferenza e nel silenzio complice delle forze politiche.
La Regione ha indetto la conferenza di servizi per l’autorizzazione di un impianto di trattamento di rifiuti indifferenziati nel cuore della nostra area produttiva; il Comune, pur invitato, è risultato assente, rinunciando alla valutazione del progetto ai sensi dell’art. 208 T.U dell’Ambiente.
Un’assenza gravissima, si è rinunciato a rappresentare alla Regione la posizione dell’amministrazione comunale.
Un’assenza accidentale o predeterminata? Non ci convince l’autodifesa dell’amministrazione comunale, secondo la quale l’impianto sarebbe stato autorizzato ugualmente dalla Regione. La conferenza dei servizi è il luogo nel quale l’amministrazione comunale doveva far valere le proprie ragioni e l’interesse dei propri concittadini, anche se poi la Regione, come ha fatto, avesse calpestato Eboli e gli ebolitani.
Nel balletto delle responsabilità la Regione ha un ruolo fondamentale, perché ha voluto direttamente penalizzare Eboli, nonostante un regolamento comunale che vietasse l’apertura di impianti per trattamento rifiuti, approfittando delle possibilità fornite dall’art 208 del d.lgs del 2006 che va in variante agli strumenti urbanistici comunali e al vigente regolamento comunale per l’area Pip.
Solo un gradino sotto l’Amministrazione comunale, incapace di tutelare gli interessi degli ebolitani e di far sentire la voce del territorio e delle decisioni del consiglio comunale.
Infine le forze politiche di riferimento dell’amministrazione regionale, complici della devastazione del territorio e della mortificazione degli ebolitani.
Tutto questo è l’ennesimo attacco alla salute dei cittadini, alla sicurezza dei residenti, allo sforzo di rinascita della città attraverso la sua area industriale.
Il comitato per la salute pubblica denuncia questo ennesimo tentativo di penalizzare Eboli, ormai terra di conquista della peggiore politica, territorio senza alcuna tutela da parte di inconsistenti rappresentanti politici ed istituzionali.
(Il Presidente Rosa Adelizzi)