SAN VALENTINO TORIO – Il rifiuto è una risorsa. EcoAmbiente Salerno ha fatto tappa all’istituto comprensivo Don Lorenzo Milani
Ambiente Politica

SAN VALENTINO TORIO – Il rifiuto è una risorsa. EcoAmbiente Salerno ha fatto tappa all’istituto comprensivo Don Lorenzo Milani

Il ciclo dei rifiuti, la raccolta differenziata e la loro gestione integrata hanno tenuto banco dinanzi ad una scolaresca, prima delle elementari e poi delle medie, curiosa, interessata e partecipativa. L’iniziativa promossa dalla società e accolta dalla professoressa Anna Spada, ha portato nell’auditorium del plesso scolastico Angelo Garofalo ed il componente del consiglio d’amministrazione, Giusy Fiore, a spiegare ai ragazzi come da un rifiuto si genera materiale o energia, come tutto si trasforma e niente va perduto. Come il rifiuto è diventato una risorsa per l’ambiente e per le industrie. Il tutto accompagnato da slide simpatiche e accattivanti che hanno tenuto i ragazzi interessati sino alla fine. Il rifiuto è valorizzato sotto il profilo economico in quando ciò che è scarto per un produttore è materia prima per un altro. Ciò che resta di inutilizzabile (l’indifferenziato) finisce negli impianti di termovalorizzazione per ricavare energia. Insomma non si getta via più nulla: questo concetto è stato compreso benissimo. Ha introdotto i lavori Giusy Fiore che, dopo aver distribuito dei gadget ai ragazzi (agendine di carta riciclata), ha fatto una panoramica sulla raccolta differenzaiata e sull’importanza di conoscere ciascuno oggetto in quale sacchetto deve finire: “Tutti i contenitori con un tappo sono da considerarsi plastica. Non è plastica quindi il bicchiere che comunemente chiamiamo ‘di plastica’. Non vanno nella plastica i giocattoli”, come si schiacciano correttamente le bottiglie di lungo e non a fisarmonica, e poi si richiudono (motivo dei nuovi tappi di plastica che non si staccano) per consentire di far meno volume, come si devono svuotare i contenitori (non è necessario lavarli) prima di inserirli nei sacchetti. Ragazzi e insegnanti partecipativi hanno animato il dibattito su cosa va di qua e cosa va di là. Stesso interesse con la differenziata di carta, cartone e vetro. Computer, slide e due esperti socievoli accattivanti hanno interessato la platea con la consapevolezza che tutto crea altro tutto, per esempio dalla plastica si possono realizzare felpe di pile. Carta e cartone, anche quelli delle pizze, in pratica gli imballaggi, vengono trasformati in carta riciclata. Non vanno nella carta i fazzoletti e lo scottex, “Si può scegliere di gettarli o nell’umido o nell’indifferenziato. Gli scontrini, invece, vanno solo nell’indifferenziato”. Per i materiali ferrosi, l’acciaio per esempio si riusa per i binari ferroviari, l’alluminio è meglio accartocciarlo prima di conferirlo e si ricicla all’infinito. Nel vetro non deve andare né la porcellana, né il cristallo, né i vetri delle finestre. L’organico diventa compost, cioè fertilizzante per la terra, e non puzza se lo si tiene sempre aperto. Insomma le nuove generazioni sembrano più ricettive e avranno maggior attenzione nella differenziazione dei rifiuti; passo fondamentale per ridurre cospicuamente la produzione di anidride carbonica. Si è infatti concluso accennando al dannoso effetto serra che sta surriscaldando il pianeta e di come bisogna lavorare tutti insieme per limitare i danni. Anche all’uscita i ragazzi hanno ricevuto un dono, una piantina da portare a casa, e l’impegno a produrre un lavoro (cartaceo o digitale) da inviare ad EcoAmbiente per partecipare al concorso del prossimo marzo, che prevede la vincita di borse di studio e materiale scolastico.