In origine era nota come Port’e Ponti, perché conduceva al ponte sul Tirso e successivamente viene definita “Torre di San Cristoforo”, perché custodiva un retablo del santo. La torre di Mariano era la porta d’accesso settentrionale a Oristano: venne costruita per volere del Giudice Mariano II da manovalanze pisane insieme alle mura cittadine, e vennero utilizzate blocchi di arenaria provenienti dall’antica città di Tharros, della quale Oristano è diretta discendente. Oltre alla torre di Mariano a nord, vi quella di san Filippo a sud, crollata purtroppo nel 1872. Le fortificazioni, alte circa sei metri, dividevano l’abitato in contrade. È alta in tutto 28 metri e composta da due edifici sovrapposti, entrambi a pianta quadrata. Al giorno d’oggi l’imponente costruzione si erge isolata al centro di piazza Roma a Oristano, come rimembranza delle fortificazioni oramai andate perdute. Come testimonia l’iscrizione incisa sopra l’arco, è precisamente datata 1290. In occasione di uno degli eventi più conosciuti della Sardegna, sa Sartiglia, che si festeggia la domenica e il martedì di Carnevale, la torre è punto di passaggio obbligato e suggestivo per i cavalieri impegnati nella giostra equestre.