“Ciò che è Sacro nell’arte è la bellezza”
Simone Weil
di Marco Naponiello
UNA PELLICOLA DI IMMAGINI OVE SI STAGLIANO LE OPERE DELLA GRANDE PERFORMER FOTOGRAFICA: ELISABETTA ELIROSE ZAPPA.
di Marco Naponiello
LECCE. La bellezza ci circonda, e non è la sola a regalarci visioni di pura estasi! Ed è proprio la bellezza ciò che spinge l’eclettica artista Zappa a donare al prossimo entusiasmanti panorami d’arte attraverso la sua “particolare” forma di fotografia. Elisabetta Elirose Zappa è nata a San Pietro in Lama (Lecce), il 6 ottobre 1976, ha frequentato la Scuola Magistrale, diplomata come educatrice per l’infanzia nel 1996. Esteta, originale, da sempre incline alla bellezza ed all’arte, personalità poliedrica e colorata, la giovane artista salentina, tramite la bellissima arte della fotografia, scorge incantevoli scenari che ai tanti talvolta, è negato rinvenire. Lei ama intrinsecamente la sua città, e come un’anima errante, vagolante come la luna; va in giro per Lecce a fotografare bellezze. Chiese, palazzi, balconi, finestre, piante. Lei è un’artista della vita, perché interpreta gli accadimenti ordinari con dinamismo antropologico. Elirose è perennemente alla ricerca di quella bellezza capace di proporre una nuova realtà del mondo dove le immagini sono il frutto di una esclusiva e sentimentale interpretazione del proprio essere, circondata da una storia fenomenale che è capace di risvegliare quell’umanità odierna che sembra essersi perduta nei meandri di una realtà grave e complessa qual è quella della vita vissuta, con i suoi tormenti e le sue ansie. Come afferma l’artista, la fotografia nasce dal bisogno di conservare una memoria del nostro presente, permette ad ognuno di noi di assicurarci di essere e di sentirci vivi in quel preciso momento e di poterlo conservare per non dimenticare quell’emozione profonda perché le foto portano in sé una storia, un disegno, una creazione di qualcosa che si è vissuto. La fotografia è comunicazione di un’emozione, come la pittura, la scultura, la letteratura e la musica. Essa è uno strappo dalla realtà, un linguaggio di comunicazione specifico. La fotografia stimola la creatività! Le foto di Elirose sono, sovente, molto ariose, luminose, quasi a richiamare la sua anima Lucente. Autrice di favolose cartoline artistiche; in queste “vive” la sua citta, Lecce, il cuore del Barocco. Nella sua produzione si può ben cogliere la poetica dell’immagine, anche nelle piante che sono così magistralmente rappresentate e sembrano abbracciare il cielo con i loro rami. Le opere di Elirose sono come dei bellissimi dipinti. Per questo le sue cartoline non sono mai banali, comuni, non vogliono offrire una visione scontata sulla scia della veduta tradizionale, della cartolina, ma vogliono proporsi come una visione straordinaria ed originale, irripetibile, come sono irripetibili gli attimi e i momenti di una vita vissuta all’insegna della ricerca di se stessi e del mondo. Le sue immagini non si fermano alla consueta visione oleografica, ma offrono una nuova e più diversa visione, più certa e più vera, che è quella dell’anima, quella del sentimento puro, quella della proposta di una rinnovata riflessione sul mezzo fotografico e sulle sue potenzialità espressive e poetiche. L’artista ha dato quindi di recente il “Via” alla sua quinta sessione di foto d’autore in miniatura, (cartoline artistiche), le quali, sono accompagnate da qualche suo personale pensiero e dai sublimi versi delle poetesse Adriana Puliti’ e Fernanda Filippo: (Elite della poesia salentina).In queste piccole grandi opere si esalta anche l’immortale fascino del bianco e nero; esso, infatti, afferma l’artista, “rafforza molto di più il senso e la comunicatività dell’immagine, risulta essere più celebrativo ed intenso”. Elirose, attraverso le sue opere in bianco e nero, trasmette sensazioni che rimandano ad un ricordo, risveglia nostalgia, drammatizza una scena o un soggetto. La rimozione del colore forza l’occhio umano a concentrarsi sullo stato emotivo rappresentato dal soggetto in questione; al contrario, i colori spesso distraggono l’attenzione dal soggetto. Il bianco e nero è utilizzato per esprimere un maggiore senso di veridicità ed aumenta anche il senso di drammaticità ed autenticità di un’immagine. Con la sua arte ci si ritrova “immersi” nel sogno, si riesce ad andare “oltre”; e l’arte ed il sogno hanno sempre avuto uno stretto legame. L’artista, attraverso le sue foto, riesce a catturare l’anima delle “cose”. Le sue opere si osservano, si ammirano e in qualche modo si vivono. Non serve altro per comprendere chi è nascosto dietro l’obiettivo. Esistono centinaia di fotografi talentuosi, capaci di rendere un’immagine attraente, perfetta, interessante o stimolante, Pochi però, hanno il grande dono di Elirose, quello di riuscire ad imprimere le emozioni da lei provate, insieme all’anima del soggetto immortalato, tutto in un solo scatto e con quel pizzico di brillante fantasia che non gusta mai. Un connubio di emotività, fascino e meraviglia. Sette meravigliose opere di pregiata fattura e di notevole eleganza in piccolo formato dove poter godere appieno della bellezza, in particolar modo della bellezza floreale, barocca e paesaggistica del Salento; opere di nicchia per veri intenditori d’arte, un tesoro da custodire nel tempo recensite da eccellenti docenti e professionisti nel campo. I titoli di tali opere: “Allegria floreale” – “Fiori esotici” – “ Luce Divina sulle vie del barocco” – “Nudo di donna su albero secolare” – “Stanchezza” – “Un tuffo nel passato” – “Vetrina natalizia”. Le particolari miniature offrono così diverse sfaccettature della bellezza; protagonisti principali i suoi amati fiori con i loro molteplici colori ed infinite sfumature, il tutto rappresentato sempre con grande raffinatezza ed esclusività. Una nota di interesse va riservata anche al Salento, straordinaria terra che ha dato i natali all’artista e dove vive da sempre con grande orgoglio, (come lei sempre afferma). Nelle sue opere si possono ammirare anche i famosi ulivi dalle forme inusuali e caratteristiche, che hanno nomi scelti dagli abitanti della zona, altrettanto particolari, come: Testa, Serpente, Barone, Faraone, etc.…La bellezza di questi alberi è paragonabile a quella di vere e proprie opere d’arte, che hanno fatto del luogo che li ospita un museo a cielo aperto raggiunto ogni anno da migliaia di visitatori; Elirose, attraverso la sua arte, ha valorizzato la bellezza ed il fascino di questi alberi, cogliendo ogni minimo particolare e dando così “voce” a queste “magiche creature” che danno lustro a questa magnifica terra. Giochi di luci ed ombre sul barocco leccese, tramonti spettacolari ed un omaggio al buongusto ed alla classe sono dunque la chiave principale della produzione artistica di Elirose Zappa, la quale coglie poesia ovunque…E la poesia è senz’altro una delle forme d’arte più raffinate perché si fonda sull’immaginazione, sul sentimento, sulla bellezza del creato, su ogni evento piccolo o grande che trasmetta un messaggio estetico. Auguriamo con tutto il nostro affetto all’egregia artista sempre tanta bellezza, armonia e sconfinate emozioni, e Le porgiamo infiniti auguri per queste sue nuove foto d’autore in miniatura, vere ed autentiche “chicche d’arte”. Buon cammino!