Una targa per Maurits Cornelis Escher nel centenario della sua presenza a Vietri sul Mare, realizzata forse dal più escheriano dei ceramisti vietresi, Lucio Liguori. Verrà scoperta il 29 dicembre alle ore 11 alla Stazione di Vietri sul Mare, uno scalo importante lungo la tratta storica della ferrovia Napoli – Salerno, inaugurato nel lontano 1 agosto 1860. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giovanni De Simone, insieme al delegato alla Ceramica, Daniele Benincasa, ha voluto così continuare con l’apposizione della targa i festeggiamenti del centenario della presenza dell’incisore e grafico olandese a Vietri sul Mare, che prenderanno il via il 28 dicembre con la mostra “Otto teste”, a cura di Enzo Biffi Gentili, storico e critico delle arti applicate (oggi alle 19 nell’Arciconfraternita della Santissima Annunziata e del Santissimo Rosario a Vietri sul Mare, la mostra di Lucia Carpentieri, Vincenzo Consalvo, Federica Crispo, Elisa D’Arienzo, Roberto Lenza, Salvatore Liberti, Mirkò, Giuliana Roviello per la mostra “Otto teste”, cui si aggiunge la penna del giffonese Giuliano Piccininno). Immaginiamo che il modo più comodo per giungere a Vietri sul Mare all’epoca dell’arrivo di Escher fosse proprio lo scalo vietrese. L’artista giunge per la prima volta a Vietri sul Mare proprio nel 1923. Scende dal treno, si ferma ammaliato dalla bellezza del paesaggio con la cupola di San Giovanni che svetta sull’abitato arroccato, con il mare scintillante e i terrazzamenti in lontananza. Per Escher è un colpo di fulmine. La sua presenza in Costiera amalfitana, particolarmente fra il 1923 ed il 1926, è ampiamente documentata soprattutto in relazione ai suoi studi sul locale paesaggio naturale ed architettonico. L’artista incontra suoi connazionali, artisti che hanno fatto di Vietri sul Mare la loro meta di vita e di lavoro, come Sophia Van Der Does de Willebois. In Costiera amalfitana, nel giugno 1923, a Ravello, Escher troverà anche l’amore: conosce Giulietta Umiker, detta Jetta, che sposerà l’anno successivo.