QUESTIONE OSPEDALE: QUANDO UNA CITTÀ HA IL DOVERE DI SCENDERE IN PIAZZA PER PROTESTARE.
Le ultime notizie , riportate dalla stampa, sulla questione ospedaliera nella Piana del Sele, e sul destino dell’ospedale di Eboli , confermano i dubbi e i sospetti che ho più volte espresso in questi mesi. Siamo di fronte ad una precisa scelta regionale , che di tecnico non ha nulla ( assolutamente nulla ) , come verificato con le mancate risposte e le contraddizioni del Direttore Generale dell’ASL , in occasione dell’incontro con la delegazione ebolitana di un mese fa .Una scelta tutta politica che sancisce il destino declinante dell’ospedale Ebolitano , ridotto ad un ruolo minimale a carattere territoriale, spostando sull’ ospedale della vicina Battipaglia quello che avrebbe dovuto essere l’ospedale unico della Piana del Sele su cui pure stavano lavorando gli enti locali.U na lettura miope ,e tutta politica , della Piana del Sele con il preciso, scientificamente ricercato e voluto , obiettivo di inserire un cuneo divaricatore fra le due comunità , per evitare che la Piana parlasse con una sola voce. Quella voce unica faceva paura ! Non era allineata! Naturalmente questo avviene senza nessuna garanzia sul terreno delle risorse umane necessarie per reggere un ospedale di 304 posti letto , e senza che nulla si dica rispetto alla convivenza a 12 km del mega ospedale dell’ Arechi.Questo avviene mentre i Consiglieri regionali clamorosamente tacciono ( ma non c’è da preoccuparsi! Fra 1,5 anni faranno tutti la fila per venire a raccogliere voti ad Eboli promettendo che l’ospedale non chiuderà. Salvo, poi, scomparire di nuovo come stanno facendo oggi.) Mentre la Commissione Sanità della Regione Campania si liquefa come neve al sole;Mentre i partiti locali tacciono in modo imbarazzante, come se la cosa non li riguardasse.Mentre i Consiglieri Comunali, dando una pessima immagine del massimo organo cittadino, litigano sui biglietti al Palasele e sui mancati ringraziamenti.CI SONO DEI MOMENTI NEI QUALI UNA CITTÀ HA NON SOLO IL DIRITTO, MA HA IL DOVERE DI SCENDERE IN PIAZZA DI PROCLAMARE LO SCIOPERO CITTADINO .DI GRIDARE IL PROPRIO SDEGNO.QUESTO È UNO DI QUELLI! Ho chiesto al Sindaco , che è il massimo rappresentante di tutta la città ( anche di chi , come me , non lo ha votato e non lo condivide nelle sue scelte,) di assumere la guida di questa sacrosanta protesta, e di chiamare tutta Eboli alla protesta ed allo sciopero cittadino.