In questo momento di emergenza sanitaria nazionale è fondamentale conoscere le diverse tipologie di mascherine e comprendere correttamente quali scegliere. Ogni dispositivo, infatti, è adatto a contesti specifici, dall’ambiente sanitario a quello aziendale o industriale.
Appurato quanto è indispensabile utilizzare le mascherine, è bene comprenderne l’efficacia. Non tutte le mascherine, infatti proteggono allo stesso modo, ma esistono diversi tipi di dispositivi che garantiscono vari gradi di protezione. In particolare:
– Mascherine semplici, a uso igienico: questo dispositivo viene utilizzato in alcuni contesti aziendali o industriali. E’ un prodotto generico, non previsto per l’utilizzo sanitario e che quindi non deve rispettare le norme disposte per le altre tipologie (le mascherine chirurgiche e i filtranti facciali).
– Mascherine chirurgiche Tipo II, per uso medico: sono composte da tre strati di tessuto-non-tessuto (TNT) plissettato che si indossano sul volto grazie a elastici o lacci. Questo tipo di dispositivo deve rispettare determinati requisiti tecnici e passare alcuni test specifici per verificare se la mascherina protegge chi la indossa da possibili contatti con liquidi/aerosol potenzialmente contaminati. Questa tipologia è adatta per ridurre l’emissione di agenti Infettivi dal naso e dalla bocca di un portatore asintomatico o di un paziente con sintomi clinici e si tratta di mascherine che hanno un potere filtrante BFE ≥ 98% e sono certificate a livello europeo e conformi alla norma UNI EN 14683:2019.
– Maschere filtranti facciali per la protezione individuale (FFP) o l’equivalente KN95: Sono mascherine in grado di bloccare il passaggio di particelle di dimensioni estremamente piccole, evitando totalmente eventuali aerosol infetti da virus, ma anche fumi pericolosi. Queste FFP sono i veri e propri dispositivi di protezione individuale e infatti devono rispettare una normativa rigorosa. La loro efficacia filtrante viene indicata con sigle FF da P1 a P3 a seconda della capacità crescente di protezione. In ambito sanitario vengono usate le FFP2 e 3, che hanno un’efficacia filtrante rispettivamente del 94% e del 99% e sono le più indicate per bloccare i virus. Se sono monouso, queste maschere vanno gettate dopo un turno di utilizzo o dopo un determinato numero di ore.
In generale è bene ricordare che l’uso della mascherina non deve far abbassare il livello di guardia sul rispetto di tutte le norme igieniche previste per prevenire la diffusione del coronavirus, come tossire e starnutire nell’incavo del gomito, soffiarsi il naso usando fazzoletti monouso e lavarsi spesso le mani con gel e soluzioni idroalcoliche con il 70% di alcool.
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