“I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi.
E non vi appartengono”
(Kahlil Gibran)
Il percorso adottivo evidenzia come la genitorialità, slegata da un aspetto esclusivamente biologico, ne sottolinei la dimensione affettiva, emozionale e del desiderio. Diventare genitore rimanda ad uno spazio interiore in cui convergono due dimensioni, una reale e una immaginativa. Quella reale riguarda le esperienze di vita passate e presenti; quella fantasmatica, invece, riguarda le paure, i desideri, cosa si pensa di se stessi e come si sarebbe desiderato essere, le aspettative sul futuro. Su questo humus intenso e non sempre completamente consapevole si struttura il rapporto con il figlio, influenzandone le modalità e i vissuti. Bisogni e desideri nell’esperienza genitoriale è il tema di un importante evento culturale dal titolo verso e oltre l’adozione, una storia d’amore e non solo che si terrà il prossimo 14 maggio alle ore 15.30 nella sala conferenze del Comune di Battipaglia. L’evento, organizzato dalla psicologa e psicoterapeuta Anna Cappuccio e dall’avvocato Laura Landi, vedrà l’importante partecipazione della Società di Psicanalisi Interpersonale e Gruppo Analisi SPIGA e dell’Associazione Nazionale Figli Adottivi ANFAD. Porteranno il loro contributo Ivana De Bono presidente SPIGA, Francina Foresti presidente ANFAD, Daria De Luca referente ANFAD Regione Campania, l’assistente sociale Titty Ficuciello del DSM ASL Salerno. Modera la giornalista Giovanna Passariello.
Gli interventi si propongono di realizzare uno spazio di sensibilizzazione sulla complessa tematica della genitorialità adottiva e offrire degli stimoli di approfondimento sull’importanza della relazionalità e delle emozioni nel post adozione e sul valore psicologico della difficile ricerca delle origini. S itratterà l’importanza della consapevolezza di ciò che accade interiormente nel percorso che porta alla scelta adottiva, delle aspettative che nascono da ideali costruiti nell’intrapsichico come risposta a delusioni, rimpianti o desideri insoddisfatti, Si affronterà il tema dell’importanza dei gruppi di confronto con i genitori nel post adozione, analizzando i vissuti disfunzionali che possono attivarsi nel rapporto coni figli e costruire quindi modalità relazionali funzionali al benessere e al cammino evolutivo con essi in particolare nel post adozione. Un particolare rilievo alla tematica del vissuto traumatico e della possibilità riparativa insita nell’ accoglienza adottiva. L’importanza della conoscenza delle origini, nonché le possibili relazioni tra i vissuti traumatici e l’accesso al servizio di salute mentale.