La Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, nel corso di un convegno online, è intervenuta sulla questione ZES (zone economicamente speciali). Il titolo della tavola rotonda era proprio: “La disciplina delle Zes nell’ambito del Piano di Sviluppo strategico regionale sue ricadute economiche e sociali” che ha visto la partecipazione del prof. Giuseppe Gentile, della dottoressa Daniela Michelino e del prof. Andrea Tomo.
Ecco la sintesi dell’intervento:
«Per le aree del mezzogiorno le ZES rappresentano una occasione irrinunciabile per il rafforzamento dei sistemi regionali di produzione di beni e servizi. Ho sempre sostenuto sin dal 2018 che il perimetro della ZES andava esteso a quello che sostanzialmente è sempre stato un unico sistema locale produttivo costituito dal continuum delle aree industriali di Battipaglia ed Eboli; il dipolo Battipaglia-Eboli costituisce infatti un riferimento unico per la Piana del Sele, non solo in ambito produttivo ma anche perché insieme realizzano una unica città dei servizi a sua volta connessa al restante territorio provinciale da medesime interrelazioni funzionali.
Sarebbe del tutto illogico ed antieconomico ad esempio immaginare di infrastrutturare separatamente le due aree e/o calare sulle stesse regole e procedure diverse sia per gli imprenditori che già vi operano che per quelli che, speriamo numerosi, vorranno insediarsi.
Questa ZES allargata ad Eboli deve obbligatoriamente risolvere le croniche criticità di collegamento con la rete autostradale, con il sistema dell’Alta Velocità / Alta Capacità e potenziare i collegamenti diretti con l’Aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi.
Da questo punto di vista vanno individuati i restanti nodi di interscambio modale che insieme a quello del PIU’ Europa ferro/gomma già definito a ridosso della Stazione di Battipaglia e dedicato alle persone, finiscano per costituire quell’indispensabile sistema integrato di interscambio capace di interconnettere pienamente la piattaforma produttiva unica Eboli-Battipaglia ai corridoi di mobilità europei.
Le opere strategiche vanno a parere mio individuate in una nuova uscita autostradale esclusivamente dedicata alla piattaforma produttiva Eboli/Battipaglia, in un nuovo nodo per l’interscambio modale ferro/gomma dedicato alle merci e ad un collegamento stradale veloce in direzione dell’Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.
E’ importante coinvolgere per la programmazione e la definizione di queste infrastrutture strategiche sia la Regione che il Governo; in questa direzione mi muoverò con fiducia sul risultato finale ed in sintonia con il Commissario nei prossimi giorni.
Abbiamo con il Piano di Ripresa e Resilienza una occasione unica per finanziare questi interventi prioritari che, accompagnati a quelli già programmati ed indirizzati a potenziare la viabilità interna dell’agglomerato ed i sottoservizi, faranno della piattaforma Eboli/Battipaglia un nodo di rilievo primario nella rete del sistema produttivo del mezzogiorno, che deve, a sua volta, diventare riferimento per l’intera area del mediterraneo.
Al Commissario sottoporrò la questione della semplificazione amministrativa e dello snellimento dei procedimenti burocratici.
Parlando di ZES e quindi necessariamente di area industriale, non si può non porre anche il problema della loro gestione che a mio avviso deve vedere il superamento dei consorzi ASI così come attualmente concepiti da una normativa ormai datata e che invece dovrebbe vedere la loro evoluzione verso una agenzia di servizi a disposizione delle imprese dismettendo il momento gestionale».