NAPOLI: NOMINATI I NUOVI CAVALIERI E DAME DELL’ORDINE DI MALTA
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NAPOLI: NOMINATI I NUOVI CAVALIERI E DAME DELL’ORDINE DI MALTA

                 TRA I NUOVI CAVALIERI ANCHE L’EBOLITANO ALFONSO GIARLETTA

Un percorso fatto di condivisione di valori, di esempi e di luce che trova il suggello nella cerimonia che accoglie nuovi cavalieri, persone che affiancano l’opera del Sovrano Ordine Militare di Malta. Simboli di una scelta di vita, portati con orgoglio.
“Non ricevete oggetti ornamentali ma la consegna a Dio e ai suoi valori”, ha sottolineato nella magica e suggestiva bellezza della Basilica di Santa Chiara a Napoli Monsignor Beniamino de Palma, Arcivescovo emerito della diocesi di Nola dove alla presenza del Luogotenente di Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Marco Luzzago e del Procuratore del Gran Priorato di Napoli e Sicilia, Arturo Martucci di Scarfizzi, ha nominato i nuovi cavalieri e dame che entreranno a far parte dell’Ordine di Malta.
Tantissimi i turisti che hanno goduto in sacro, rispettoso silenzio delle fasi della cerimonia dal picchetto alla benedizione finale.
Da azioni quotidiane alla Mensa dei Poveri di Pompei presso il Santuario è straordinario l’impegno in Campania del Sovrano Ordine Militare di Malta col Procuratore del Gran Priorato di Napoli e Sicilia marchese Arturo Martucci di Scarfizzi “fiero e profondamente grato a chi condivide con noi opere ed intenzioni”, ha sottolineato in un clima di grande intensità.
Numerose sono state le manifestazioni organizzate dal Gran Priorato di Napoli e Sicilia e dalla Delegazione di Napoli dell’Ordine di Malta, alle quali il Luogotenente ha partecipato. Dalla visita del Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei dove è stato ricevuto dall’Arcivescovo, Monsignor Tommaso Caputo alla mensa dei poveri intitolata a Papa Francesco gestita dal Gran Priorato di Napoli e Sicilia dell’Ordine di Malta che distribuisce ogni giorno oltre 130 pasti ai bisognosi.
L’investitura è la prima cerimonia dell’Ordine di Malta dopo il lungo intervallo dovuto alla crisi pandemica.