Oggi il Sindaco Conte incontra il prefetto Russo dopo la costituzione del “Tavolo per la Sicurezza” ed aver investito nei giorni scorsi anche il Questore, il Procuratore capo e le Forze dell’Ordine. In esclusiva una breve dichiarazione del rapinato.
EBOLI: Non si placa la spirale di violenza ad Eboli! Difatti un nuovo episodio criminoso si è verificato intorno alle ore 15:30 di martedì 4 ottobre, giorno della celebrazione di San Francesco di Assisi patrono di Italia, ma neanche questa data di alta valenza spirituale scoraggia i malintenzionati. La nostra cittadina continua a sembrare più ad un Far West, ma invero come contraltare e sgombrando il campo da potenziali strumentalizzazioni, dobbiamo affermare che non è attribuibile una situazione simile all’amministrazione guidata da Mario Conte né all’assessore al ramo Antonio Corsetto. Essi hanno ereditato una situazione già pesante in precedenza che si aggravata nel periodo della gestione commissariale, a questo fa il paio la mancanza cronica di organico della Polizia Municipale, la quale su di un territorio pressappoco di138 km quadrati ( il più esteso della Provincia) e quasi di 40.000 abitanti, dovrebbe avere effettivi non soltanto 26 agenti ma ben oltre 60. Purtroppo il piano di rientro dal predissesto impedisce ancora per poco di poter effettuare concorsi e dunque assunzioni di nuove unità.
E veniamo al fatto: erano come abbiamo detto intorno alle 15:30 di martedì 4 ottobre quando un malvivente a piedi e con un coltello alla mano si è presentato con veemenza alla posta privata del rione Pezza Paciana segnatamente in via Italia, gestita dal giovane C. G. un trentenne che da qualche anno ha avviato una accorsata attività, un’agenzia postale che fornisce svariati servizi a tutta l’utenza cittadina. Il delinquente incappucciato ha subito preteso l’incasso di circa €1.000 ed è fuggito a piedi, si pensa al riguardo ad un lupo solitario più che alla correità con altri soggetti, ma questo però non fa certo deflettere la gravità dell’episodio. Sul posto sono accorsi prontamente i carabinieri i quali hanno operato i rilievi del caso, verbalizzato la testimonianza dell’operatore economico e son partiti per un giro di perlustrazione della zona adiacente al colpo.
Successivamente in serata dopo aver sporto formale denuncia, il trentenne titolare è stato ascoltato nella locale Caserma dei Carabinieri del Comando di Compagnia di via Serracapilli. Per il momento non si è riuscito ad individuare il colpevole, nonostante i militari della “Benemerita” abbiano acquisito in prima battuta il filmato della videocamera di sorveglianza interna, ma rimane lo sconforto comprensibile e l’allarme sociale, reiterato da questo ulteriore atto criminoso. Il giovane imprenditore ha rilasciato un’intervista in esclusiva per questo Magazine e lo ringraziamo per la disponibilità : “Nonostante la mia disavventura, sono soddisfatto della rapidità dell’intervento dei Carabinieri e della loro professionalità. Spero soltanto che questi episodi servano ad aumentare i controlli nella nostra città da parte degli organi preposti, per la sicurezza non soltanto delle attività mercantili ma di tutti i cittadini che anelano ad una adeguata serenità, quella serenità che indipendentemente dal bottino rapinatomi, ho purtroppo mio malgrado perso, dopo questo spiacevole episodio!”
Dunque come non comprendere lo stato d’animo assai scosso di questo ragazzo, esprimendogli una sincera quanto empatica solidarietà, egli con sacrificio mettendosi in gioco e rappresentando la migliore gioventù della nostra città, ogni giorno come tanti “apre la saracinesca” per poter vivere e pagare le tasse allo Stato. Il cittadino-contribuente come minimo in contro prestazione, a mo’ di sinallagma usando un termine giuridico, auspica un monitoraggio continuo del territorio che sia un fattore di deterrenza futura, atta a scoraggiare i troppi malfattori residenti nella nostra comunità. In conclusione l’auspicio è che il “Tavolo per la Sicurezza” richiesto prontamente dal nostro primo cittadino, Mario Conte, possa offrire quelle risposte concrete, cui gli ebolitani chiedono sicuramente da troppo tempo.