Olevano sul Tusciano: “Saga del brigante Nardantuono”
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Olevano sul Tusciano: “Saga del brigante Nardantuono”

dr.ssa Luella Mazzara-giornalista

Anche quest’anno torna ad Olevano sul Tusciano, il 6 agosto, nell’anfiteatro naturale di Cannabosto in località Salitto, la “Saga del brigante Nardantuono”. La rievocazione storica, organizzata dalla Pro Loco di Olevano sul Tusciano, con il patrocinio del Comune di Olevano, che va in scena dal 2005, è giunta alla XVII edizione e ripropone le vicende del brigante Antonio di Nardo, detto Nardantuono che trova spazio nei documenti del sacerdote Giuseppe Olivieri, che dopo il suo rapimento, riportò le notizie dei briganti della zona in un diario pubblicato nel 1897. La “Saga del brigante Nardantuono” in un’ora e mezza mette in scena la vita dei briganti, la loro durezza e crudeltà, attraverso storie narrate che segnano l’immaginario collettivo. È la cronaca di un sequestro di persona a scopo di estorsione, compiuto dalle piccole-medie bande brigantesche che imperversavano tra i monti Picentini tra il 1862 e il 1866. La sera dell’11 gennaio 1864, il sacerdote Giuseppe Olivieri è catturato a Montecorvino Pugliano insieme al medico Luigi Calabritto, a cui i briganti taglieranno l’orecchio destro e gli lasceranno uno sfregio permanente sul volto.Il fatto fu compiuto da una delle “sottobande” guidate da Antonino Maratea, alias Ciardullo di Campagna, il terrore della zona, che realizzò il sequestro conclusosi, dopo oltre un mese di sofferenze, con la liberazione dietro pagamento di una forte somma. I briganti erano: Lorenzo Gasparre di Senerchia, Luigi Cerino di Gauro, i tre fratelli Marino di Giffoni Valle Piana e Antonio Di Nardo, detto Nardantuono o “l’etiope di Montella”. Quest’ultimo è descritto dal sacerdote come “un diavolone color carbone, dal guardo scuro e bieco, e il capello sulle ventitré e tre quarti”, comunque una figura misteriosa e affascinante. Pare si fosse aggirato nella zona ed abbia più volte utilizzato quale rifugio una grotta antistante quella di San Michele, chiamata la Grotta di Nardantuono.La manifestazione di Olevano sul Tusciano è una spettacolare rievocazione storica con centinaia di attori non professionisti che fanno rivivere gli anni del brigantaggio. Quest’anno l’evento sarà anticipato da un’altra serata prevista il 5 agosto alle ore 20:30, presso la Piazza Francesco Spirito in località Salitto, dal titolo “Aspettando Nardantuono” con musica popolare ed un percorso gastronomico di antichi sapori. Sarà possibile anche ammirare una mostra artistica del maestro Fiore Langone sui dipinti di Olevano e dell’artista Martina Iacovino che dipingerà dal vivo. Presenti anche artigiani locali che si cimenteranno negli antichi mestieri. Il 6 agosto sarà a disposizione il servizio navetta gratuito che partirà da Salitto dalle ore 17:00 verso Cannabosto ogni dieci minuti. L’ingresso è gratuito.