Aperta la stagione di mobilitazione di Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini che in
tutta Italia scenderanno in piazza, con proposte unitarie, per chiedere con forza al Governo di
avviare delle soluzioni per la sofferenza abitativa.
Manifestazioni che culmineranno con l’appuntamento al Ministero delle Infrastrutture il 22 marzo
alle 14 con il presidio e la consegna del documento unitario.
Un’alleanza tra sindacati confederali e sindacati dell’abitare con un testo dalle proposte avanzate che
non ha precedenti nelle lotte per il diritto alla casa e con la volontà di allargare e costruire insieme
un percorso anche ad altre realtà sociali e del terzo settore verso una vertenza sempre più ampia.
L’iniziativa nasce da una forte preoccupazione dovuta alla mancanza di politiche abitative
strutturali. Dopo la pandemia e la ripresa delle esecuzioni degli sfratti sono circa 130 mila – 150
mila nuclei che rischiano di rimanere in strada, decine di migliaia le esecuzioni immobiliari, i
rincari delle utenze domestiche oltre all’incremento dell’inflazione stimato dal 4% al 6% sono un
macigno per le famiglie.
Il Governo deve rispondere alle 866 mila famiglie povere che, secondo l’Istat, vivono in affitto e che
corrispondono al 43% del totale delle famiglie in povertà assoluta.
In Italia abbiamo il dovere di rispettare i diritti umani delle persone garantendo a tutti il passaggio
di casa in casa attraverso l’implementazione di alloggi pubblici e a canoni sostenibili.
Il Pnrr, la legge di Bilancio hanno disatteso le aspettative e ora è tempo che questo Governo
raccolga le istanze e riavvii una stagione di partecipazione con le parti sociali per intervenire sulla
sofferenza abitativa che è impossibile negare e per la quale dobbiamo lavorare congiuntamente per
trovare delle soluzioni atte ad evitare uno scontro sociale.
Roma, 11 marzo 2022